Operazione coriandolo |
Cronaca
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Basilicata: il tasso di irregolarità sul lavoro è del 72% e il 32% è in nero

19 febbraio 2018 | 13:38
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Basilicata: il tasso di irregolarità sul lavoro è del 72% e il 32% è in nero

L’Ispettorato del lavoro ha sanzionato 61 attività

L’Ispettorato del Lavoro di Potenza e Matera ha compiuto una mirata attività, denominata “operazione coriandolo”, la settimana scorsa, in concomitanza agli eventi organizzati nel settore dei pubblici esercizi (ristoranti, pub, locali notturni) per la festa di Carnevale 2018 e di San Valentino.

Molte squadre hanno eseguito gli interventi, composte da ispettori tecnici e ordinari, personale dell’Arma dei Nil di Potenza e di Matera e, in alcuni casi, pattuglie dell’Arma dei Carabinieri, appartenenti a diverse stazioni e compagnie territoriali.

Rilevate varie irregolarità sul lavoro, lavoro nero e grigio nei centri della Basilicata, in particolare, a Potenza, Matera, Maratea, Picerno e Genzano di Lucania.

L’operazione ha riportato questi dati: ispezionate 18 aziende/attività (13 a Potenza e provincia e 5 a Matera), rinvenute 14 aziende irregolari (10 a Potenza e 4 a Matera) e sospese dall’attività ben 7 aziende (5 in provincia di Potenza e 2 a Matera).

In totale, i lavoratori interessati alle opportune verifiche, sulle loro posizioni assunzionali, sono stati 61 (43 a Potenza e provincia e 18 a Matera): 31 risultanti regolarmente assunti, 20 completamente al nero e 10 con altre irregolarità di varia natura. Altro elemento interessante è la tipologia di “lavoro intermittente” non comunicato, in cui sono stati coinvolti 5 lavoratori.

L'”Operazione coriandolo” – spiega l’Ispettorato del Lavoro in una nota- ha permesso di ottenere risultati preoccupanti in Basilicata: il tasso di irregolarità è del 72%, il dato dei lavoratori completamente al nero è del 32% circa, il dato delle somme sanzionate complessivamente è pari a circa 80.100 euro. Di cui, per lavoro nero, 60mila euro, per sospensioni attività 13mila e 650 euro, per lavoro intermittente non comunicato 4mila euro e per altre irregolarità 2mila e 500 euro.