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Pendolaria 2017: aumentano i viaggiatori lucani, diminuiscono i treni

18 gennaio 2018 | 10:21
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Pendolaria 2017: aumentano i viaggiatori lucani, diminuiscono i treni

Rapporto di Legambiente sul trasporto ferroviario

É aumentato anche nel 2017 il numero dei pendolari del treno e di coloro che vanno in metropolitana: a usare il servizio ferroviario regionale sono stati 11mila passeggeri al giorno in più (+0,4% sul 2016) per un totale di 2,841 milioni, mentre il numero di viaggiatori delle metropolitane nelle sette città in cui è presente (Milano, Roma, Napoli, Torino, Genova, Brescia e Catania) è cresciuto di 22mila persone al giorno (+0,6% sul 2016, stesso trend in positivo come tra 2016 e 2015) per oltre 2,672 milioni di utenti.

Per quanto riguarda la Basilicata, il numero dei viaggiatori al giorno nel 2011 era di 7.702 con un aumento nel 2017 che tocca i 9.970 (+29,4%). Con la riduzione del numero di treni lungo le linee si è accompagnato un aumento delle tariffe. Fra il 2010 e il 2017 il taglio ai servizi ferroviari in Basilicata è stato pari al 18,9% (+25.4%).

É quanto emerge dal dossier “Pendolaria 2017” sul trasporto ferroviario in Italia presentato da Legambiente che indica un totale di 5,51 milioni di persone a muoversi ogni giorno. Sui collegamenti nazionali viaggiano ogni giorno 40mila persone sugli intercity e 170mila sull’Alta velocità tra Frecce e Italo.

“Ai grandi successi dell’Alta Velocità maturati in questi anni, con un’offerta aumentata in meno di 11 anni al 435% – rileva Legambiente – si affianca una situazione del trasporto regionale che rimane difficile, anche per via della riduzione dei treni Intercity e dei collegamenti a lunga percorrenza (-15,5% dal 2010 al 2016) con un calo del 40% dei passeggeri e la diminuzione dei collegamenti regionali (-6,5% dal 2010 al 2016), dopo i tagli realizzati nel 2009”.

Nel segnalare che dal 2003, “c’è stata la chiusura di 1.323,2 chilometri di linee ferroviarie”, dal dossier emerge che “dove si investe nella cura del ferro il numero dei pendolari cresce e aumenta la voglia di spostarsi in treno”. Le ragioni di questa situazione – spiega Legambiente – sono “nei tagli alle risorse per il trasporto ferroviario e nel gap infrastrutturale delle città italiane nelle dotazioni di linee metropolitane, tram, ferrovie suburbane rispetto agli altri Paesi europei”.

Legambiente rileva anche “alcuni errori compiuti in questi anni nelle politiche dei trasporti (riduzione dei treni e aumento delle tariffe) e il modo diverso con cui le diverse Regioni hanno gestito il servizio dopo il trasferimento delle competenze nel 2001, con tagli ai servizi ferroviari e aumento del costo dei biglietti in quasi tutte le Regioni”.

Al Sud i treni sono più vecchi, più lenti e ne circolano meno che al Nord. In Lucania la media dei treni “anziani” è di 21,4. Per muoversi tra i due capoluoghi di Provincia, Potenza e Matera, con Trenitalia non è previsto alcun collegamento (nemmeno con cambi) se non con autobus. Il tempo di percorrenza è di 4h 50m.

La produzione annuale di treni è del 2,52 in Basilicata. È stato firmato un contratto di 6 anni + 3 (scadenza 2026) per l’acquisto di nuovi treni, ma nel 2016 gli stanziamenti per il servizio ferroviario e per il materiale rotabile è stato pari a zero, per di più, dal 2005 a 2017 non sono state attuate spese aggiuntive per i servizi ferroviari. La spesa regionale per le infrastrutture dal 2003 al 2017 è stata del 42,3 per le autostrade e del 57,7 per le ferrovie (valori in % sul totale 2003-2017).

La novità più importante introdotta negli ultimi anni, anche in Basilicata, riguarda il passaggio ai contratti di 6 anni (rinnovabili con altri 6) con Trenitalia attraverso contratti a catalogo che hanno definito le caratteristiche dell’offerta (numero di carrozze, tipo di carrozze, ecc.), comprensivi non solo della sua effettuazione ma del pedaggio sulla rete e dei servizi accessori (personale, biglietterie, informazione, ecc.).

L’estensione della rete, il numero dei viaggiatori ed i diversi gestori presenti, nel 2016, in Lucania sono rispettivamente:464, 9.970 e 7.000 (Trenitalia, Ferrovie Appulo Lucane). Infine le penali nel 2016 sono state 0,062 e, nel 2001/2016, 1,194, destinate al miglioramento qualità del servizio come pulizia, ritardi e informazione all’utenza composizione treni.