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Trump e Kim non bastavano. Arriva Duterte, il generale che vuole sterminare i tossicodipendenti

9 dicembre 2017 | 14:14
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Trump e Kim non bastavano. Arriva Duterte, il generale che vuole sterminare i tossicodipendenti

L’augurio per questo Natale alle porte è di venire fuori da questo periodo di tempo pieno di gente che, elevata chissà come e perché a posti di comando nel mondo, non si fa mancare nulla per non apparire assolutamente inidonea rispetto al ruolo ed al posto che occupa

Prima che lo spazio divenga limitato per le imminenti festività ho deciso di rivolgere a chi ha il piacere di leggerci” auguri, auguri, auguri di serenità e di pace, ma soprattutto sentiti auspici di venire fuori da questo periodo di tempo pieno di gente che, elevata chissà come e perché a posti di comando nel mondo, non si fa mancare nulla per non apparire assolutamente inidonea rispetto al ruolo ed al posto che occupa.

Stavo ancora asciugandomi occhi, palpebre e pupille dalle gocce di pianto versate non per la gioia ma per il forte spasmo cardiaco avvertito a seguito dell’elezione di Trump a presidente degli Stati uniti, quando via etere è giunta la notizia di un certo Kim, coreano, che vorrebbe giocare con il mondo intero sparando missili in ogni direzione.

Tra i due capi è nato peraltro un “bellissimo rapporto di emulazione”, nel senso che fanno a gara a chi la spara più grossa: Kim vorrebbe bombardare New York e Trump che gli promette raffiche di missili, come se fossero noccioline americane.

Si è aggiunto al duo, già di per se straordinario per le doti di palese stupidità (basta guardarli per morire non di missili ma di risate a causa della loro evidente goffagine) un generale filippino, certo Duterte, che con il solito “senso pratico” di cui dispongono molti generali del mondo ha deciso di debellare nel suo Paese l’uso delle droghe, facendo ricorso ad uno strumento rapido, efficiente e poco costoso, dai vantaggi evidenti ed apprezzabili da chiunque a causa della sua semplicità.

Costui, al cui confronto Trump e Kim appaiono quasi come degli agnellini di primo pelo, ha scoperto un sistema che ha del “miracoloso”, peraltro già praticato tanti secoli fa in una città della Grecia, Sparta.

A Sparta, per legge dello Stato, le persone che nascevano con qualche deficit di qualsiasi genere non erano sottoposte a cure ma lanciate nello spazio dalla cima di una rupe, la rupe Tarpeia, evidentemente non per “finalità curative” ma allo scopo di selezionare la razza.

E così questo generale che ti va ad inventare? La caccia e l’omicidio dei tossicodipendenti da parte della polizia di Stato, con vere pallottole di Stato. Ogni notte si odono in varie parti delle città filippine colpi di pistola e poi gli arrivi di tante auto delle volanti, che portano via i cadaveri degli uccisi.

E’ una specie di caccia grossa al tossicodipendente, il cui esito sarà probabilmente la rapida scomparsa di tutti i drogati dalla faccia delle Filippine. 

A questo punto la domanda viene spontanea: ma perché questo saputello di Duterte non va da Trump e da Kim per comprare da loro un vagone di missili, con cui rendere più veloce la sua lotta alle tossicodipendenze?

Certo che la puzza di questi st…i continua ad appestare l’aria, rendendola irrespirabile, anche perché, nonostante tutti gli sforzi fatti quotidianamente, non riusciamo a capire gli altri, i nostri, quelli buoni, quelli che dovrebbero arrivare e non arrivano mai, che cosa ci stanno a fare sul pianeta Terra?

Auguri a tutti quelli che nonostante tutto continuano a volerci un po’ di bene.

Samurai di Basilicata