Riscossione Comune di Potenza, indisponibilità di personale specializzato ostacolo all’internalizzazione

Parlare di sostenibilità economica e finanziaria in tema di riscossione coattiva delle entrate comunali non rappresenta solo uno slogan, al quale si rimanda ogni qualvolta si tenta di ottimizzare efficacia operativa e razionalizzazione delle risorse umane e monetarie, ma un metodo da ricercare e applicare soprattutto quando, tra le possibilità offerte si palesano le condizioni affinché avvenga.

All’indomani della conversione in legge (Legge 1 dicembre 2016, n.225) del D.L. n.193 del 22 ottobre 2016, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili, l’opportunità che un Ente Locale possa scegliere, tra le varie ipotesi, l’internalizzazione del servizio, a garanzia di quell’equità sociale che regola l’attività amministrativa, merita una valutazione attenta visti i vantaggi e i soggetti coinvolti.

E’ quanto sostiene Savino Giannizzari, Capo gruppo del Movimento 5 stelle al Consiglio comunale di Potenza, che sottolinea, innanzitutto il risparmio connesso al servizio, poiché totalmente autofinanziato grazie al recupero delle entrate riscosse ed esonerato dall’aggio di riscossione, nonché la funzione conoscitiva dell’evasore da parte degli uffici comunali competenti.

Sebbene, attualmente, l’indisponibilità di personale specializzato nel servizio presso il Comune di Potenza rappresenti un ostacolo pratico all’attuazione dell’internalizzazione- aggiunge Giannizzari- nulla vieta che l’Ufficio Tributi possa disporre di un supporto esterno le cui funzioni siano circoscritte alle sole fasi propedeutiche della riscossione vera e propria, affidata in concreto all’Ente, responsabile peraltro dell’emanazione dei provvedimenti.

Quindi, in sostanza, una gestione in economia che amplificherebbe l’efficienza del sistema di riscossione del Comune, perfettamente integrato nelle fasi di accertamento, riscossione e rendicontazione immediata”.