“Marmo, oli, sogni e carezze”. In mostra le opere di Vincenzo Lo Sasso

15 dicembre 2017 | 16:45
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“Marmo, oli, sogni e carezze”. In mostra le opere di Vincenzo Lo Sasso
“Marmo, oli, sogni e carezze”. In mostra le opere di Vincenzo Lo Sasso
“Marmo, oli, sogni e carezze”. In mostra le opere di Vincenzo Lo Sasso
“Marmo, oli, sogni e carezze”. In mostra le opere di Vincenzo Lo Sasso

L’artista: “Tornare in Basilicata mi emoziona molto”

Sabato 16 dicembre, alle 18, nella chiesa rupestre “Madonna delle Virtù,” nei rioni Sassi, s’inaugura la mostra “Marmo, oli, sogni e carezze” di Vincenzo Lo Sasso. Fino al prossimo 12 gennaio, negli spazi ipogei, si potranno ammirare le 55 opere dell’artista piemontese, di origine lucana.

Questa mattina, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento, l’artista ha ricordato con commozione la figura di suo padre, nato a Vaglio Basilicata (Potenza).

«Sono stato a Matera per la prima volta quando ero un bambino – ha spiegato Lo Sasso – e tornare in questi luoghi mi emoziona molto. Con questa personale voglio rendere omaggio a una terra a cui sono profondamente legato. I quadri delle “podoliche” che ho deciso di esporre raccontano molto del popolo lucano, perché rappresentano una razza bovina fiera, caparbia e di grandi qualità, proprio come le persone che ho conosciuto in Basilicata».

Il percorso espositivo comprende sculture di varie dimensioni, intitolate “tagli e carezze”, in marmo palissandro rosa. Tratti netti e sinuosi che si fondono nella calcarenite, dove brillano i marmi colorati ritratti nelle stampe fotografiche su alluminio metallizzato. Materiali rocciosi provenienti dalla Val d’Ossola, vicino Arona (NO), dove l’artista è cresciuto. Il percorso espositivo è illuminato da un enorme sole di forma ottagonale, realizzato con tecnica mista e cromatismi ricavati dalla manipolazione dei metalli, una tecnica sperimentale utilizzata anche per le “schegge di cielo” in alluminio.

«Quello che più colpisce di Lo Sasso – ha sottolineato lo storico dell’arte Edoardo Delle Donne – è la sua impaziente voglia di creare, di produrre e sperimentare, attraverso un linguaggio che spazia dal figurativo all’astratto. L’opera del sole, che a me ricorda le stelle degli affreschi dei cieli di Giotto, collocato in questi luoghi sacri, è una metafora della ricerca di un raggio di verità».

Lo Sasso vive tra Milano e New York, ha lavorato come fotografo per numerose riviste, multinazionali, note aziende di moda e grandi nomi della canzone italiana. Da circa vent’anni si dedica completamente all’arte, le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private. Nel 2011 ha partecipato alla 54esima edizione della Biennale di Venezia. Attualmente è il direttore artistico e della fotografia del movimento culturale “Il Nuovo Rinascimento”.