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Cronaca
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Clinica Luccioni, 40 lavoratori licenziati da mesi e senza prospettive

28 dicembre 2017 | 15:05
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Clinica Luccioni, 40 lavoratori licenziati da mesi e senza prospettive

“Inaccettabile lo stallo della Regione Basilicata”

La situazione dei lavoratori della Clinica Luccioni, licenziati a giugno e tuttora disoccupati, è paradossale: una situazione inaccettabile che sta mettendo a dura prova il futuro occupazionale di 40 lavoratori. A dichiararlo in una nota congiunta sono il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa, e il segretario generale della Fo Cgil Basilicata, Roberta Laurino. 

A distanza di sei mesi, la Regione Basilicata non ha ancora assunto alcuna determinazione rispetto al contenzioso in essere tra Asp e proprietà della clinica che ha portato alla revoca della convenzione del sistema sanitario regionale con l’istituto clinico .

Al di là di ogni valutazione sul merito del contenzioso amministrativo- affermano Summa e Laurino- consideriamo non più sostenibile la situazione di stallo determinatasi a causa dell’assoluto immobilismo della Regione che continua a lasciare i lavoratori in una situazione di incertezza sul loro futuro lavorativo.

La Cgil di Basliicata sosterrà la lotta dei lavoratori affinché la Regione responsabilmente assuma una chiara decisione che rimuova la condizione di indeterminatezza nella quale versano i lavoratori.

Che si vada nella direzione della sottoscrizione della nuova convenzione- aggiungono i due segretari-garantendo la riassunzione di tutti i lavoratori nel rispetto delle regole che disciplinano il rapporto contrattuale tra committenza e produzione, o che si faccia una diversa scelta, è una decisione che verte esclusivamente in capo al governo regionale.

Non è più tempo di governare un settore fondamentale che riguarda la salute dei lucani sulla base della contingenza e in assenza di una visione programmatica anche per quel che concerne i rapporti con la sanità privata.

Basta con la politica delle non scelte-concludono-, occorre decidere e decidere in fretta in quanto il futuro occupazionale di questi lavoratori dipende esclusivamente dalle scelte che il governo regionale intenderà porre in atto”.