Hanno superato il concorso da Assistenti giudiziari: “Il Governo si ricordi di noi nel Bilancio 2018”

23 novembre 2017 | 16:31
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Hanno superato il concorso da Assistenti giudiziari: “Il Governo si ricordi di noi nel Bilancio 2018”

Hanno costituito un Comitato per difendere i loro diritti

Si è costituito il Comitato Idonei Assistenti Giudiziari, (CIAG), al fine di dare voce alle migliaia di persone che sono risultate idonee all’esito del concorso per 800 assistenti giudiziari, bandito nel novembre 2016 dal Ministero della Giustizia.

Uomini e donne che, con estremi sacrifici, hanno affrontato le prove concorsuali distinguendosi per la loro preparazione nel mare delle 308.000 domande. Un concorso, quello appena concluso, balzato agli onori della cronaca per essere stato il “più innovativo”, grazie alla informatizzazione

del sistema che ha reso possibile lo svolgimento dello stesso con la più ampia trasparenza, ed il “più veloce” della storia della Repubblica Italiana.

Presto verrà votata alle Camere la Legge di Bilancio 2018, la quale prevede 1400 assunzioni di diversa natura in seno al Ministero della Giustizia chiediamo che il Ministero proceda ad assegnare a noi idonei tutti i posti relativi all’area funzionale II, collaborando con altri Ministeri per far fronte a tutte le ulteriori richieste, utilizzando così questo nuovo personale altamente qualificato come boccata d’ossigeno per l’intero sistema nazionale.

Così facendo, 5.000 persone, giovani e meno giovani, all’alba del 2018 potrebbero sperare in un futuro migliore. Lo stesso futuro per cui hanno duramente lottato giovani diplomati che, prendendo il coraggio a due mani, si sono cimentati in prove così complesse superando, contro ogni aspettativa, migliaia di laureati e di professionisti, nonostante le troppe porte sbattute in faccia.

Simboli di questa Italia che cerca di rialzarsi sono le giovani madri che, non avendo nessun aiuto, il giorno dell’orale hanno dovuto affidare i propri figli neonati alle cure di altri candidati, ma anche i padri di famiglia, la cui dignità è costantemente calpestata dal lavoro in nero. Non mancano gli avvocati, soffocati da un sistema invivibile, che con forza hanno deciso di cambiare vita, ed i giovani, stanchi di scappare all’estero sacrificando anni di studio.

Ci definiscono come il futuro esercito di assistenti giudiziari,e mai descrizione ci è sembrata più adatta, tanti sforzi, sacrifici, investimenti economici, la grande tenacia, il costante impegno profuso, e la competenza dimostrata nelle materie superate ci consentono di dire a testa alta di meritare quell’appellativo”.

Quello che chiediamo, dunque, non è altro che la possibilità di dimostrare, ancora una volta, la loro preparazione e la voglia di contribuire, come un vero esercito, all’incremento dell’efficienza e della speditezza della Giustizia italiana. Alle istituzioni chiediamo di ricordarsi di noi non come numeri o percentuali, ma come persone.

Comitato Idonei Assistenti Giudiziari