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Potenza, cimitero chiuso di pomeriggio nei giorni festivi. Cittadini scrivono al sindaco

2 novembre 2017 | 10:07
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Potenza, cimitero chiuso di pomeriggio nei giorni festivi. Cittadini scrivono al sindaco

“Le chiediamo, pertanto, di non impedirci di compiere il nostro gesto di pietà verso i defunti”

Egregio Signor Sindaco,

siamo venuti a conoscenza della decisione del Comune da lei amministrato di modificare gli orari di apertura del cimitero di rione San Rocco, impedendo le visite negli orari pomeridiani dei giorni festivi, domeniche incluse.

Siamo davvero dispiaciuti nell’apprendere una simile notizia, avremmo gradito, per una scelta tutt’altro che indifferente per molte persone della nostra comunità cittadina, che, così come avvenuto per la raccolta differenziata, avesse incontrato i cittadini per ascoltare i loro sentimenti prima di prendere una simile decisione.

Sappiamo benissimo che la consultazione, seppur auspicata, non può costituire il modus operandi di una amministrazione comunale, tuttavia, decisioni che attengono alla vita sociale e religiosa, oltre che culturale, di una intera comunità, non possono, a nostro parere, essere assunte senza tenere nella dovuta considerazione i sentimenti di chi quella stessa comunità la abita e la vive quotidianamente.

In una società sempre più ostaggio di impegni e orari stringenti, nella quale la vita è scandita da ritmi lavorativi frenetici che hanno portato molte attività commerciali e artigianali a essere aperte al pubblico anche nei giorni di festa comandata, il pomeriggio dei giorni festivi rappresenta, per molti, l’unico momento per poter far visita ai propri defunti.

Ci sia permesso di ricordarle che il culto dei morti è garantito dalla stessa Costituzione, laddove all’art.19 rammenta che “Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto”. Il canone 1205 del codice canonico ricorda, invece, che sono sacri “quei luoghi che vengono destinati al culto divino o alla sepoltura dei fedeli mediante la dedicazione o la benedizione a ciò prescritta dai libri liturgici”.

Il sentimento individuale e collettivo, dunque, che si esplica col rispetto verso i defunti o le cose mortuarie, è assunto dallo Stato come bene politico e giuridico da proteggere. Seppur indirettamente, quindi, dalla Costituzione si evince che il diritto sacro di onorare i propri defunti da parte dei familiari è da ritenersi assolutamente inviolabile.

Signor sindaco, in questo momento ci rivolgiamo alla persona e non al politico, per chiederle di ascoltare la voce dei tanti membri della nostra comunità, eviti una lacerazione che potrebbe creare dispiacere soprattutto nelle persone più anziane che hanno fatto della visita ai defunti uno di motivi della propria esistenza terrena.

La preghiamo di non contribuire a ledere quel filo, sempre più flebile, che lega il “palazzo” ai cittadini, sia esempio di amministratore pubblico lungimirante, che prima ancora che guardare alla “cassa”, cerca di comprendere cosa è meglio per la propria comunità, che è fatta di persone, di storie concrete e di tanta fatica.

Le chiediamo, pertanto, di non impedirci di compiere il nostro gesto di pietà verso i defunti, non come un momento di compassione o misericordia, ma inteso come pietas latina, un gesto, quindi, di amore riverente dovuto alle entità che trascendono la vita dei singoli e che per questo si impongono al nostro rispetto.

Confidiamo nella sua mitezza e nella sua capacità di dialogo e, soprattutto, di ascolto per evitare che il provvedimento in questione possa essere reso esecutivo.

Cittadini di Potenza