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Nati per leggere, a Matera il programma per la promozione della lettura nella prima infanzia

20 novembre 2017 | 13:15
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Nati per leggere, a Matera il programma per la promozione della lettura nella prima infanzia

La Basilicata regione pilota dell’iniziativa

In occasione della “Settimana Nazionale Nati per Leggere” (18-26 novembre), il 25 e il 26 novembre (dalle 9.00-18.00) nella biblioteca provinciale “T. Stigliani” di Matera, si svolgerà il corso misto multidisciplinare e volontari “Nati per Leggere” nell’ambito del “Leggimi 0-6”, programma per la promozione della lettura nella prima infanzia.

Il programma è supportato dal Piano d’Azione elaborato dal Centro per il libro e la lettura (CEPELL), in riferimento alle finalità del protocollo d’intesa tra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Ministero della Salute e il Ministero dell’Istruzione (MIUR), successivamente condiviso dalla Conferenza delle Regioni.

La convenzione tra Cepell e Centro per la Salute del Bambino, stipulata il 30 dicembre 2016 prevede, come primo passo per radicare le competenze e le abilità pratiche richieste per la promozione della lettura nella fascia di età 0-6, la realizzazione di opuscoli informativi anche per le famiglie e corsi di formazione per operatori culturali, socio-sanitari, educativi ed a volontari.

Il Centro per il libro e la lettura (Cepell) ha individuato la Basilicata come Regione pilota, insieme ad altre sette Regioni, per la realizzazione del Programma 0-6. I corsi di formazione finanziati per la Basilicata sono due e il primo si è già svolto a Venosa il 7 e 8 ottobre scorsi, ottenendo importante apprezzamento sia a livello locale che nazionale.

Il programma “Nati per Leggere” si occupa dei bisogni di base dei bambini come lo sviluppo emotivo, intellettuale e sociale, e si colloca in piena coerenza nelle finalità dettate dal Manifesto Unesco delle Biblioteche Pubbliche, della Convenzione Internazionale dei diritti dell’infanzia, e nelle linee della Commissione OMS sui determinanti sociali della salute, con l’obiettivo di prevenire la povertà educativa e proteggere dallo svantaggio socio-culturale.

Nati per Leggere promosso dall’alleanza tra l’Associazione Culturale Pediatri ACP, l’Associazione Italiana Biblioteche AIB e il Centro per la Salute del Bambino Onlus CSB, fin dal 1999 mobilita risorse locali e attiva operatori e volontari in tutte le regioni del nostro Paese.

Il gruppo NpL Basilicata- si legge in una nota- è un coordinamento regionale operativo, impegnato da tempo a diffondere il programma Nati per Leggere su tutto il territorio. Matera, Policoro, Venosa, Picerno i presidi operativi attivi e i Comuni di Policoro e Matera hanno aderito al programma, anche impegnandosi con il dono di un libro a tutti i neonati residenti, insieme ad una lettera di Benvenuto al mondo, per i prossimi tre anni.

Le più recenti evidenze neuroscientifiche hanno rivoluzionato le nostre conoscenze sullo sviluppo e funzionamento del cervello di un bambino.

Sappiamo che i nostri geni e lo sviluppo dell’architettura del cervello sono influenzati fortemente da esperienze precoci sia positive che negative. I primi anni costituiscono quindi una finestra di opportunità di sviluppo che non avrà eguali e che quindi non può andare persa.

Chi ha avuto l’opportunità di giungere ad alti livelli di istruzione, sa bene che ha avuto più capacità di comprendere, di cogliere eventuali occasioni di crescita culturale ed economica nel corso della vita e soprattutto ha avuto più opportunità di scelta.

Perché non offrire questi strumenti a tutti i bambini, anche a quelli più irraggiungibili? Per questo iniziare a leggere costantemente ai bambini da piccolissimi e prima ancora nella pancia della mamma costituisce un “fattore di protezione” e una opportunità per la costruzione del loro sguardo sul mondo.

Il piano d’azione interministeriale elaborato dal Cepell -conclude il gruppo NpL Basilicata- riconosce l’importanza e l’esperienza dei percorsi formativi del programma “Nati per Leggere” per la promozione della lettura nelle prime età della vita e rappresenta, per il nostro gruppo di lavoro, un tassello importante del nostro percorso per la promozione dello sviluppo ottimale di tutti i bambini, compresi gli irraggiungibili”.