E’ morto il generale Guido Conti, si ipotizza il suicidio

18 novembre 2017 | 01:09
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E’ morto il generale Guido Conti, si ipotizza il suicidio

Aveva da poco lasciato l’Arma per lavorare come dirigente nella multinazionale petrolifera Total, in Basilicata

Era stato comandante del Corpo Forestale Abruzzo e recentemente del Corpo Forestale dell’Umbria. Di lui non si avevano più notizie da ieri mattina, quando si era allontanato di casa sulla sua Smart, portandosi dietro le armi d’ordinanza. Hanno cominciato a cercarlo con una certa insistenza già dal pomeriggio. Poi nella serata di ieri 17 novembre il ritrovamento del corpo a bordo della sua auto alle porte di Pacentro. Sembrerebbe colpito da arma da fuoco. Si ipotizza il suicidio.

Conti, 58 anni, abruzzese originario di Sulmona, ha diretto ogni tipo di reparto nel Corpo forestale dello Stato. E’ stato infatti Comandante distrettuale ad Avezzano e Sulmona, Capo del Nucleo Investigativo di L’Aquila, Comandante Provinciale di Pescara, Comandante Regionale dell’Umbria, Coordinatore del Parco Velino Sirente, Docente e Comandante Battaglione Allievi nelle Scuole di Cittaducale e Sabaudia.

E’ stato nominato Commendatore della Repubblica a 48 anni, per meriti speciali, e primo Ufficiale C.F.S. premiato da Legambiente con il premio Ambiente e Legalità. Autore di numerose pubblicazioni tecniche è insegnante di materie giuridiche presso le scuole del CFS.

Sue le inchieste della mega discarica più grande d’Europa a Bussi  e dell’acqua avvelenata, l’inchiesta “Mare Monti” sulle strade fantasma in Abruzzo e l’inchiesta  sul G8 a L’Aquila e Roma oltre che l’inchiesta “Cabina di Regia” che portò all’arresto tra gli altri dell’ex Presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo.

E ancora sotto il suo comando sono partorite le inchieste sui fiumi alla diossina i sequestri di tutti i ripetitori delle maggiori reti televisive nazionali e regionali in Abruzzo per superamento dei limiti di legge. E le inchieste sulla truffa alla Thyssenkrupp di Terni con decine di arresti e avvisi di garanzia, o sui maxi traffici di rifiuti in Umbria con più di 290 persone coinvolte e deferite, Iron 1 e Iron 2.