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Condono edilizio, il pasticcio dell’amministrazione comunale di Filiano

30 novembre 2017 | 16:19
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Condono edilizio, il pasticcio dell’amministrazione comunale di Filiano

Mancuso (M5S) pone una serie di domande dopo aver raccolto le lamentele dei cittadini

La scelta dell’Amministrazione comunale di Filiano di inviare una nota formale ai cittadini per richiedere di versare le somme dovute relative al condono edilizio del lontano 1986, senza prima fare un incontro pubblico per spiegare la questione e condividere insieme alla cittadinanza qual’era la strada migliore da percorrere, è sbagliata, inopportuna e ingiustificata.

Si tratta di un’azione pasticciata che, pur se basata sull’applicazione di una legge, è intrisa di pressapochismo e tecnicismo e non dà nessuno spazio al rapporto e al dialogo che ci dovrebbe essere tra cittadini e Amministrazione.

Le scelte calate dall’alto, senza la partecipazione democratica dei cittadini, appartengono alle logiche della vecchia politica e noi del M5S non le condividiamo e le osteggiamo.

Entrando nel merito della questione, il sindaco dovrebbe spiegare parecchi aspetti oscuri che riguardano la vicenda.

Pertanto, elenchiamo dieci domande ed osservazioni che abbiamo raccolto tra i filianesi, sperando in un’immediata risposta da parte dell’Amministrazione:

1) Perché dopo 31 anni dalla legge sul condono, solo l’Amministrazione di Filiano e quella di Avigliano, su 131 comuni lucani, all’improvviso si sono svegliate e hanno deciso di chiedere ai cittadini ulteriori somme a titolo di oblazione, maggiorate d’interessi, oltre che una miriade di documenti riferiti a pratiche vecchissime che appartengono anche a persone decedute?

2) Avete deciso di compiere questo atto perché il Comune ha problemi di liquidità e quindi vuole racimolare un po’ di soldi prendendoli nelle tasche dei cittadini?

3) Siete a conoscenza che la legge vigente stabilisce che la richiesta di pagamento relativa agli oneri concessori, dopo 10 anni va in prescrizione?

4) Sapete che la legge 28/02/1985 n. 47 dispone che la richiesta di conguaglio dell’oblazione si prescrive dopo 36 mesi dalla presentazione della domanda di condono?

5) Vi sembra normale rideterminare oggi le somme da versare, chiedendo interessi con decorrenza dal 1986? Rideterminazioni che in alcuni casi esaminati non tengono conto di agevolazioni e riduzioni previste dalla legge.

6)Vi rendete conto che con questa imposizione ci potrebbero essere cittadini impossibilitati a pagare oggi somme che vengono richieste all’improvviso e sono riferite ad una vicenda di decenni fa?

7) La gestione delle pratiche di condono edilizio è stata affidata ad una geometra di Bella visto che i geometri professionisti di Filiano,  pur avendo presentato la loro candidatura non sono stati ritenuti capaci. I filianesi destinatari delle missive, si rivolgono comunque a questi professionisti, per far prepare i documenti necessari e richiesti, quindi competenti lo sono eccome. Ci consola leggere nella determina comunale n. 9 del 18/01/2017, che il pagamento delle somme dovute alla professionista incaricata (100 euro oltre iva e cassa per ogni pratica definita, si legge) saranno erogate solo ad avvenuto incasso da parte del Comune, delle somme a titolo di oblazione. Dobbiamo ricordarvi che il nostro Comune ha in organico tre tecnici-geometri?

8) L’articolo 9 bis del Dpr 380/2001 dispone “ai fini della presentazione, del rilascio o della formazione dei titoli abilitativi previsti dal presente testo unico, le Amministrazioni sono tenute ad acquisire d’ufficio i documenti, le informazioni e i dati, compresi quelli catastali, che siano in possesso delle pubbliche amministrazioni e non possono richiedere attestazioni, comunque denominate, o perizie sulla veridicità e sull’autenticità di tali documenti, informazioni e dati”. Perché complicare la vita ai cittadini se alcuni documenti li potete acquisire direttamente?

9) Vi chiediamo,  ma dopo 31 anni l’inerzia e da imputare solo ai cittadini? In questi 31 anni nelle relazioni del nucleo di valutazione si è tenuto conto di queste pratiche “dormienti”?

10) Nelle comunicazioni, contro il provvedimento emesso, avete previsto solo il ricorso al Tar o al presidente della Repubblica, avete dimenticato prima di tutto il ricorso in autotutela?

Insomma, si tratta di un vero e proprio autogol politico, amministrativo, oltre che procedurale e legale, che colpisce la cittadinanza e per il quale occorre trovare una soluzione ragionata, responsabile e lungimirante.

Per quanto riguarda la nota della maggioranza, che ci ha accusato di essere demagogici e di aver invitato ad una “dannosa ribellione”, non vogliamo polemizzare e diciamo che i cittadini sanno bene che non è andata così, in quanto il M5S cerca solo di rappresentare le esigenze del bene comune.

Tanto è vero che quando c’era da lavorare con l’Amministrazione comunale per provvedimenti importanti e di buon senso li abbiamo votati insieme a loro con convinzione e piena disponibilità. Basti solo ricordare la battaglia contro le pale eoliche, il Ceta, le trivelle petrolifere e la nostra collaborazione per la realizzazione della Casa dell’acqua.

Concludiamo questa nota, comunicando ai cittadini filianesi che il Movimento 5 Stelle sarà a disposizione, per offrirgli la consulenza necessaria, di coloro che hanno ricevuto la lettera del Comune relativa al condono.

Canio Mancuso, capogruppo consiliare M5S Filiano