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Assunzioni all’Arpab, discutibili i criteri di selezione

20 novembre 2017 | 19:13
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Assunzioni all’Arpab, discutibili i criteri di selezione

Le segnalazioni di alcuni giovani che hanno preso parte alle selezioni. Nota dell’onorevole Cosimo Latronico

Assenza di trasparenza e discutibilità dei criteri applicati dall’agenzia di lavoro interinale, la Manpower, incaricata della selezione e la somministrazione di figure professionali da impiegare all’Arpab, l’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Basilicata.

E’ quanto viene segnalato da giovani che hanno preso parte alle selezioni dell’agenzia di lavoro, all’onorevole Cosimo Latronico (Direzione Italia) che a sua volta, in una nota, denuncia quanto appreso dai diretti interessati.

“Sembra che a prima vista – spiega Latronico- il personale selezionato in questa prima fase risulti mediamente il più anziano tra i concorrenti  (oltre 40 anni con punte fino a 55 anni ) e che i selezionati siano per lo più professionisti già operanti in studi professionali avviati  (avvocati, agronomi , ingegneri etc). Insomma, stando a quanto denunciato all’esponente di Direzione Italia, tra i criteri di selezione non prevarrebbe il merito.

Ed è per questo che Latronico rivolge un appello al presidente della Regione ed all’intero Consiglio regionale perché si controlli quello che sta accadendo evitando che si sollevi ancor  di più un clima di sfiducia e di indignazione tra i nostri giovani verso le istituzioni ed in questo caso la regione.

Le domande – aggiunge il deputato- non sono proprio senza fondamento e riguardano un tema di rilievo costituzionale.

Può la Regione eludere le norme in materia di assunzione di personale assegnando tale compito ad una società privata che a sua volta somministra il personale con profili professionali e compiti di assoluta rilevanza pubblica trattandosi di vigilanza del ciclo industriale dei rifiuti connessi alle attività petrolifere? Chiede Latronico.

E ancora: “Non occorre che questo personale abbia più di ogni altro caratteristiche  di competenze  e di affidabilità che un rapporto precario e contrattualizzato da società esterne  potrebbe non soddisfare?

Come si può fidare la Regione Basilicata, dopo le esperienze e le falle registrate  nella materia dei controlli ambientali in questi anni che hanno continuato e continuano a suscitare allarme tra l’opinione pubblica?”

“Ci auguriamo-conclude Latronico- che la Regione blocchi  queste modalità che aggirano le norme in materia di reclutamento di più di 60 funzionari pubblici mentre in Parlamento ci impegniamo  a derogare, in sede di legge di stabilità, le norme che impediscono ad Arpab di fare i concorsi pubblici.

Intanto come ho proposto al presidente dell’Enea Federico Testa, suggerisco alla  Regione di stipulare  un accordo con Enea e Cnr per impiegare  i tecnici di quegli enti di ricerca per assolvere compiti delicati di controllo e di monitoraggio. Un modo anche per valorizzare  -conclude- Latronico – i centri di ricerca lucani oltre che per ottenere la immediata disponibilità di  competenze” .