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Trivelle Scanzano-Policoro: Sindaci diano parere negativo a rinnovo concessione Recoleta

10 ottobre 2017 | 12:16
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Trivelle Scanzano-Policoro: Sindaci diano parere negativo a rinnovo concessione Recoleta

L’appello di NoScorie Trisaia che chiede di applicare il principio di precauzione

Con istanza pervenuta al Ministero dello sviluppo economico l’11 settembre 2017, prot. N. 20907, la Società Gas Plus Italiana S.r.l., titolare della concessione di coltivazione ubicata nella provincia di Matera, convenzionalmente denominata «Recoleta» ha chiesto la proroga decennale della concessione stessa. http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/buig/61-9/61-9.pdf

Secondo i dati Umig la concessione ha prodotto gas naturale fino al 2016 e nella stessa è presente un pozzo produttivo non erogante  (Gioia 001) ai confini del fiume Agri in territorio di Scanzano.

Il campo Gioia della concessione è collegato alla centrale di raccolta e trattamento Sinni , che si trova nella zona di Bosco soprano in territorio di Policoro.

Alla luce della presente richiesta i comuni di Scanzano ,Policoro, Montalbano interessati direttamente dalla concessione e il comune di Pisticci confinante posso esprimere il proprio parere negativo al Ministero e alla regione Basilicata sul rinnovo della concessione.

In merito chiediamo ai sindaci in oggetto di esprimere parere negativo al rinnovo della concessione Recoleta e di applicare il principio di precauzione in quanto :

A distanza di anni di estrazioni non conosciamo l’impatto ambientale nel territorio in oggetto su suolo, aria, acqua in quanto non esistono monitoraggi strutturali resi pubblici  e neanche strutture di monitoraggio adeguate  (questa parte della Basilicata non ha nemmeno una centralina fissa  pubblica dell’aria). 

Le aree dove sono ubicate i pozzi sono aree abitate e coltivate con coltivazioni di pregio.

Ci troviamo in in territorio ricco di falde che galleggiano letteralmente su strati di terra e su una falda unica di profondità che non può essere messa rischio da eventuale inquinamento.

Sul territorio jonico a distanza di anni non è mai stato reso pubblico uno studio sull‘impatto delle estrazioni sulla popolazione.

Dopo anni di estrazioni non sono mai stati diffusi pubblicamente i dati sulla subsidenza (abbassamento del suolo ), in un territorio a rischio idrogeologico e soprattutto ad  elevata erosione costiera.

In base ai recenti criteri Ispra 2014 le scorie nucleari non possono stare vicino i luoghi dove si sfrutta il sottosuolo ( gas, acqua, petrolio, co2) e per antitesi non si può sfruttare il sottosuolo dove ci sono scorie nucleari (l’Itrec è un sito provvisorio definitivo di III categoria,-la più pericolosa)

Trattasi poi di società a responsabilità limitata che non lasciano alcun beneficio ai territori in virtù delle  leggi dello stato italiano sulle franchigie.

Abbiamo già chiesto da anni un monitoraggio dell’impatto ambientale dei pozzi di gas proprio al comune di Policoro.

In merito alla centrale Sinni c’era una pratica risalente al febbraio 2016 per una autorizzazione AUA ad emissioni in aria derivanti dalla lavorazione del gas di cui non sappiamo più nulla e che riguardava il comune di Policoro e la Provincia di Matera.

NoScorie Trisaia