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Sversamento petrolio al Cova: Vogliamo sapere se si usano solventi per il recupero del greggio

17 ottobre 2017 | 10:39
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Sversamento petrolio al Cova: Vogliamo sapere se si usano solventi per il recupero del greggio

La richiesta formale inviata alla Regione Basilicata da Alberti, Bellizzi, Colella e Romano

Il Comitato Mediterraneo No Scorie (già Mediterraneo notriv) rappresentato dall’avvocato Giovanna Bellizzi, l’associazione Briganti D’Italia in persona dell’avvocato Antonio Grazia Romano, l’ingegnere Antonio Alberti e la professoressa Albina Colella (Comitato Ambiente e Salute a Sud), hanno inviato alla Regione Basilicata e ai sindaci di Viggiano e di Grumento Nova formale domanda di accesso ai documenti per avere informazioni sull’utilizzo di solventi e/o disperdenti nelle operazioni di recupero del petrolio fuoriuscito dal Centro Olio Val d’Agri.

Nel caso di conferma dell’utilizzo di solventi e/o disperdenti da parte di Eni e/o delle società incaricate della bonifica, è stato chiesto di poter conoscere la tipologia dei prodotti utilizzati, i relativi quantitativi, il processo di smaltimento e l’impianto preposto allo svolgimento delle operazioni.

La domanda di accesso, presa visione ed estrazione copia di documenti in materia ambientale è motivata dal fatto che il progetto di bonifica e soprattutto i prodotti eventualmente utilizzati come solventi e/o disperdenti potrebbero avere impatti negativi sul territorio e sulla salute dei cittadini.

E’ importante, quindi, sapere se questi prodotti chimici sono stati utilizzati in passato, se sono utilizzati attualmente e dove viene smaltito il tutto.

In considerazione del fatto che Eni ha ammesso che il petrolio sversato nei terreni è pari a 400 tonnellate è evidente che le operazioni di recupero dal sottosuolo di tutto il materiale sversato accidentalmente sono difficili e laboriose, e al riguardo le istituzioni devono darne massima informazione ai cittadini.

I lucani devono sapere con certezza se per la bonifica e il recupero di petrolio dal sottosuolo la società sta usando anche solventi e/o disperdenti.

Non vogliamo creare allarmismi o preoccupazione nei cittadini: se la società potrà confermare con certezza di non aver mai utilizzato prodotti chimici impattanti durante le operazioni di bonifica e di recupero del petrolio, potremo dare rassicurazioni importanti.

In caso contrario, qualora fosse invece confermato l’utilizzo di solventi e/o disperdenti nelle operazioni di recupero del petrolio fuoriuscito dal Centro Olio Val d’Agri, sarà necessario informarne i cittadini, così come la legge consente e impone

Giovanna Bellizzi Mediterraneo No Scorie (già Mediterraneo notriv)

Antonio Grazia Romano, Briganti D’Italia

Antonio Alberti

Albina Colella (Comitato Ambiente e Salute a Sud)