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Lettura e matematica, l’Ocse boccia i lucani

30 ottobre 2017 | 13:56
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Lettura e matematica, l’Ocse boccia i lucani

La Basilicata nella classifica delle competenze è agli ultimi posti

I lucani adulti, cioè con età compresa tra 25 e 65 anni, con livelli di conoscenza insufficienti per quel che concerne due elementi base come la lettura e la matematica sono tantissimi, il 65% della popolazione di riferimento, un dato che rappresenta un rilevante handicap per le prospettive di crescita del nostro territorio e pretende politiche idonee a rilanciare il sistema scolastico e formativo della nostra regione”.

E’ quanto dichiarato da Michele Napoli, Presidente del Gruppo Consiliare Forza Italia della Regione Basilicata, sulla base di quanto emerge dal Rapporto sulle “Competenze degli italiani” presentato qualche giorno fa a Roma dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

I numeri snocciolati dall’Istituto con sede a Parigi, prosegue l’esponente azzurro- ritraggono una Regione, la Basilicata, incapace di investire nel proprio capitale più prezioso, quello umano, che presenta livelli di conoscenza insufficienti e tali da veder collocati i propri cittadini agli ultimissimi posti della classifica europea”.

In Europa, precisa Napoli, la media dei cittadini che presentano deficit di competenza nella lettura e nel fare i conti si attesta al 20-25%, mentre in Italia tale quota è, in media, del 39%, con una fortissima variabilità regionale che va dal 20% delle Marche, dove la percentuale di adulti con bassa competenza è inferiore alla media europea, al 31% del Veneto e al 69% della Calabria, cui spetta il triste primato di regione d’Italia con la più alta percentuale di cittadini adulti a basso skill.

I numeri citati dall’Ocse- prosegue l’esponente azzurro- testimoniano la difficolta del nostro sistema scolastico e formativo nel creare un sistema solido di competenze al servizio dello sviluppo e dell’occupazione e nel mettere a valore il rapporto virtuoso tra saperi e crescita economica.

Il fallimento del sistema formativo lucano”, conclude Napoli, “incapace di svolgere quel ruolo di ascensore sociale che in altri contesti determina lo sviluppo professionale e l’inserimento lavorativo dei giovani e delle fasce più deboli assume contorni ben più gravi se si considerano le opportunità messe a disposizione della Basilicata dall’Unione Europea.

Per Napoli “Il pensiero va, inevitabilmente, al Fondo Sociale Europeo2007-13 che aveva una dotazione di 322 milioni di euro da investire in tre tematiche chiave: inclusione, lavoro e competenze, un Fondo che, sulla base delle risultanze del report Ocse, la Basilicata ha miseramente sprecato