Total Tempa Rossa, cantieri per la criminalità

16 settembre 2017 | 17:32
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Total Tempa Rossa, cantieri per la criminalità
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Total Tempa Rossa, cantieri per la criminalità
Total Tempa Rossa, cantieri per la criminalità
Total Tempa Rossa, cantieri per la criminalità

Tra gli assunti in una ditta dei cantieri Total, Vincenzo Pistritto, pregiudicato, sospettato di essere affiliato alla “Stidda”, organizzazione mafiosa creata dagli espulsi dalle cosche di Cosa Nostra

Tempa Rossa è una palude di sottosviluppo

Tra quelle acque melmose vivacchiano le prepotenze di ditte piccole e grandi beneficiate da coperture politiche. Tra le siepi abbondanti si nascondono abusi perpetrati ai danni dei lavoratori. Diritti calpestati in nome del denaro. E’ come un territorio franco, lontano dalla civiltà, dove il gioco mafioso comincia a piacere a molti. Se stai da una parte sei protetto, se sei dall’altra parte sei in pericolo. Qui è un putiferio di piccole aziende, ditte individuali, liberi professionisti gli uni contro gli altri, tutti a mungere dal colosso francese. Un micro sistema fragile, permeabile, destinato a morire con la fine del Cantiere. Mentre la Total continua imperterrita nel suo disegno predatorio, il resto del mondo intorno lotta per la supremazia nel territorio degli affari. I cittadini soccombono alle prepotenze degli affaristi, le comunità si chiudono nel silenzio. Qui si respira aria di rassegnazione, quella rassegnazione che corrode le coscienze e poi le uccide. Qui, come altrove, la Total, lascerà solo macerie, mentre le mafie depositeranno le uova della loro cultura. Qui è una palude di sottosviluppo che un giorno nessuno più potrà bonificare.

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