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Sciopero docenti universitari danneggia gli studenti

7 settembre 2017 | 18:05
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Sciopero docenti universitari danneggia gli studenti

Il Consiglio degli studenti dell’Università degli Studi della Basilicata scrive alla rettrice Aurelia Sole

In qualità di studenti, ancor prima che rappresentanti eletti nei vari Organi di Ateneo, riteniamo di prendere le dovute distanze dallo sciopero previsto per il periodo compreso tra il 1 settembre ed il 31 ottobre, indetto dal Movimento per la dignità della docenza universitaria, con cui è stata proclamatal’astensione dallo svolgimentodegli esami di profitto nelle Università italiane.

Da sempre riteniamo di estrema importanza e di interesse generale gli obiettivi della formazione e della ricerca, nonché della terza missione, rientranti nel significato stesso di Università al fine di garantire un diritto allo studio di qualità; così come operiamo nella convinzione che debbano intensificarsi gli sforzi e gli interventi del Governo e nel nostro caso delle Istituzioni locali per garantire una formazione ed una ricerca d’eccellenza e allo stesso tempo contempliamo e difendiamo il diritto di sciopero come un diritto di libertà, come sancito dall’art. 40 della Costituzione Italiana.

Nulla da dire, dunque, sulle motivazioni ritenute legittime, che hanno portato circa 5444 docenti di 79 Università italiane e Centri di Ricerca, tra cui 41 dell’Università degli Studi della Basilicata, ad aderire al suddetto sciopero;

contestiamo apertamente però, la scelta di individuare come vittime della disputa gli studenti, a cui non è imputabile alcuna responsabilità né alcuna colpa, per le discutibili scelte operate in questi anni in materia di scatti stipendiali, dai Governi che si sono succeduti e che ad oggi sono l’oggetto del contendere.

Nonostante le buone intenzioni dei promotori, la scelta di impedire agli studenti di avvalersi della facoltà di sostenere un esame nella sessione autunnale, sicuramente non il modo migliore per ottenere da parte nostra solidarietà e sostegno nel portare avanti i pur condivisibili ideali che ispirano la vostra battaglia.

Molto spesso sentiamo dire che le giovani generazioni non sanno più per cosa battersi, noi proviamo a batterci nel nostro piccolo abbracciando le battaglie che da vicino riguardano un diritto allo studio dignitoso per i circa 7000 studenti dell’Unibas.

Ci teniamo a sottolineare che nella maggior parte dei casi, la scelta di sostenere un esame nella sessione autunnale, prima dell’inizio dei corsi e nel periodo interessato dallo sciopero, non è per niente casuale e non lo è soprattutto per il nostro piccolo Ateneo.

Sono tanti, infatti, gli studenti che decidono per ragioni dinecessità e non di pigrizia di avvalersi degli appelli previsti tra settembre e ottobre al fine di poter conseguire la Laurea entro la fine dell’anno, magari perché hanno intenzione di iscriversi ad un Corso di Laurea Magistrale, o di partecipare ad un concorso o semplicemente di affrettarsi a trovare un occupazione, perché si tratta di un esame propedeutico ad altri, o semplicemente perché vogliono partecipare ad un Master o hanno già programmato un’esperienza all’estero.

In altre parole sono tanti gli studenti che programmano giorno dopo giorno il proprio futuro nel quotidiano clima di incertezza che è padrone del nostro tempo!

Nella nostra Università perlopiù ci sono diversi Corsi di Laurea in cui è previsto un solo appello nel periodo interessato dallo sciopero ed è in quei casi che l’incertezzasale, soprattutto nei casi in cui non è dato sapere a priori quando l’appello potrà essere recuperato.

Chiediamo quindi che nel nostro Ateneo i docenti che aderiranno allo sciopero o che vi hanno già aderito, garantiscano almeno un appello nel periodo che va dal primo settembre al 31 ottobre e che soprattutto per i Corsi di Laurea in cui è previsto un solo appello in tale periodo, quest’ultimo venga recuperato nei 14 giorni successivi dalla data del giorno dello sciopero.

Per una volta non chiediamo nulla di più che la tutela di un diritto estremamente essenziale e che riguarda l’intera comunità studentesca senza alcuna distinzione.

Il Consiglio degli studenti dell’Università degli Studi della Basilicata