Paziente legato al letto per 14 giorni nell’ospedale di Potenza






Le foto choc scattate dai familiari che denunciano : “Contenzione applicata senza consenso”. Ricoverato tra giugno e luglio 2017 per 15 giorni. “Quindici giorni di inferno”
Ci sono dei motivi per cui una persona ricoverata debba essere legata al letto? Privata della dignità, ferita nell’umanità, umiliata? Sì, è possibile in casi specifici. Si chiama “Contenzione fisica del malato”. In particolare quando il paziente versa in uno stato confusionale, quando è incapace di autodeterminarsi e presenta gravi alterazioni psichiche tali da mettere in pericolo la sua incolumità e quella degli altri. Non è una passeggiata per il personale ospedaliero. Chi sbaglia viola la Costituzione e calpesta i diritti umani.
In realtà si tratta di un intervento raramente appropriato, specie nelle persone anziane, a causa delle conseguenze su molte funzioni fisiche e psichiche, non più stimolate adeguatamente. Si riducono la massa e il tono muscolare, peggiora l’osteoporosi, si perdono progressivamente le funzioni di vita quotidiana, come alimentarsi, vestirsi, lavarsi. A questo devono necessariamente aggiungersi le lesioni provocate da presidi inadeguati o nel tentativo di liberarsene.
Che cosa è capitato al papà della nostra fonte, 88 anni, ricoverato nel reparto di rianimazione dell’Ospedale San Carlo di Potenza? (continua nelle pagine seguenti)