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Cronaca
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Cgil in piazza per la libertà delle donne. Giornata mondiale per il diritto all’aborto

27 settembre 2017 | 12:53
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Cgil in piazza per la libertà delle donne. Giornata mondiale per il diritto all’aborto

L’appuntamento in Basilicata a Potenza e a Matera

Giovedì 28 settembre, in occasione della Giornata mondiale per il diritto all’aborto sicuro e legale la Cgil – da sempre impegnata a favore dell’autodeterminazione delle donne e promotrice di numerose iniziative, anche legali, per tutelare concretamente la corretta applicazione della legge 194 – si mobilita in tutti i territori per sottolineare ancora una volta il diritto alla libertà di scelta delle donne e il diritto a vedere applicata una legge dello stato di fatto svuotata dalla troppa obiezione di coscienza, come certifica anche l’ultima Relazione del ministero della Salute che l’ha quantificata tra i ginecologi pari al 70,7%, con punte in alcune regioni del 90%, compresa la Basilicata.

Per la Cgil il tema dell’autoderminazione e della libertà della donna resta una battaglia ancora incompiuta.

Per questo ha lanciato una mobilitazione nazionale contro la violenza sulle donne sotto lo slogan “Ripendiamoci la libertà” invitando tutte a scendere nelle piazze italiane sabato 30 settembre sulla base dell’appello “Avete tolto senso alle parole”.

L’appuntamento in Basilicata è alle 18.30 a Potenza in piazza Mario Pagano e a Matera in piazza Vittorio Veneto.

Sono già molte le adesioni del mondo della cultura, dell’associazionismo, del giornalismo, dello sport a sostegno dell’appello Cgil col quale si propone una mobilitazione nazionale “per chiedere agli uomini, alla politica, ai media, alla magistratura, alle forze dell’ordine e al mondo della scuola un cambio di rotta nei comportamenti, nel linguaggio, nella cultura e nell’assunzione di responsabilità di questo dramma”.

Perché “la violenza maschile sulle donne non è un problema delle donne”, che “non vogliono far vincere la paura e rinchiudersi dentro casa. L’appello – ricorda la Cgil – è aperto a tutti coloro che vorranno aderire. È fondamentale che il fronte di coloro che vogliono rompere il silenzio cresca ancora”.