Trotta Bus non paga gli stipendi. Cgil chiede incontro urgente
Michele Cafagna, Filt: “La società non usi alibi economici per giustificare il proprio rischio d’impresa
e l’amministrazione comunale vigili sul rispetto delle scadenze”
“Come volevasi dimostrare ancora una volta i più penalizzati sono sempre quelli che quotidianamente garantiscono il servizio ossia i lavoratori. Non è più ammissibile il ping pong, tra l’altro sterile e ormai poco credibile, tra la società Trotta bus e il Comune di Potenza sul rimpallo delle responsabilità”.
È quanto dichiara il segretario generale Filt Cgil Basilicata Michele Cafagna sul mancato pagamento degli stipendi dei lavoratori Trotta Bus.
“Siamo già arrivati a 2 mensilità piene, quella di giugno e sta per maturare luglio, nonché a ratei della 14esima per le quali ai lavoratori viene registrata la mancata fruizione in termini salariali. Troppo poco chiara la posizione dell’azienda rispetto alla problematica e troppo poco tempestivo l’intervento del Comune per la sua risoluzione, bensì i buoni propositi di sostituirsi mediante pagamento diretto delle spettanze esplicitate.
I quindici giorni della procedura però sanno di beffa, con ferragosto ormai alle porte, e di ulteriore allungamento dei tempi in quanto tale posizione poteva essere presa già a inizio mese viste le lungaggini comunemente note. Crediamo quindi non sia più procrastinabile un urgente incontro con i soggetti principali di questa annosa vicenda al fine di dirimere definitivamente la controversia in atto prima di risvolti ben più penalizzanti per i lavoratori.
È finita l’epoca della demagogia, di iniziare a sanare i problemi solo dopo averli fatti incancrenire – conclude – La società non usi alibi economici per giustificare il proprio rischio d’impresa e contestualmente l’amministrazione comunale vigili preventivamente sul rispetto delle scadenze.
La mancanza di uno di questi due elementi essenziali porta inevitabilmente alla circostanza attuale, della quale si contesta aspramente la determinazione. Il tavolo di confronto deve essere immediato, chi non è in grado di mantenere gli impegni assunti si deve far da parte, la sorte di 150 famiglie non si può barattare.
Per questo la Filt Cgil continuerà ad attenzionare la questione con un ruolo attivo e centrale nella discussione”.