Reddito inclusione: Uil, non perdiamo di vista impegno per attuare reddito minimo inserimento

29 agosto 2017 | 16:35
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Reddito inclusione: Uil, non perdiamo di vista impegno per attuare reddito minimo inserimento

“Subito il reddito minimo di inserimento in Basilicata”

L’approvazione oggi del decreto da parte del Governo che introduce, a decorrere dal 1° gennaio 2018, il Reddito di inclusione (ReI), quale misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, non deve farci perdere di vista la necessità di accelerare l’attuazione del Reddito Minimo di Inserimento che da noi doveva essere da tanti mesi già avviato.

Lo afferma il segretario regionale della Uil Carmine Vaccaro sottolineando che la misura nazionale si rivolge a una platea molto limitata (circa 400 mila famiglie, pari a circa 1,8 milioni di persone) e sarà riconosciuta – per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e sarà necessario che trascorrano almeno 6 mesi dall’ultima erogazione prima di poterlo richiedere nuovamente – ai nuclei familiari che rispondano a determinati requisiti relativi alla situazione economica.

Il decreto, sicuramente un primo passo verso la costruzione di una misura capace di raggiungere tutti coloro che versano in condizioni di povertà assoluta e che, dunque, apprezziamo se rappresenta un punto di partenza – aggiunge il segretario della Uil – istituisce la Rete della protezione e dell’inclusione sociale, presieduta dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali e composta da rappresentanti dei diversi livelli di governo, quale struttura permanente di confronto e programmazione delle politiche sociali, nonché di coinvolgimento nelle decisioni programmatiche del terzo settore, delle parti sociali e degli altri stakeholder, articolata in tavoli regionali e territoriali.

E sarà proprio il tavolo regionale lo strumento – dice Vaccaro – per mettere a punto una strategia univoca nazionale-regionale di contrasto alla povertà e al disagio sociale con l’obiettivo di rendere più omogeneo il sistema superando le attuali sperequazioni territoriali. Noi continuiamo a pensare che si debba  trasformare una misura passiva del lavoro in una straordinaria occasione di politica attiva del lavoro.

Come UIL – conclude Vaccaro –  invitiamo una volta di più la politica regionale ad accelerare e a superare quelle difficoltà tanto ideologiche quanto politiche che continuano a rappresentare  un ostacolo alla crescita economica e produttiva della Basilicata.