Missione impossibile. La gincana del turista tra Filiano e San Fele
Tra segnaletica pressoché assente e scarsa illuminazione, raggiungere le pitture rupestri di Filiano o le cascate di San Fele può risultare una missione impossibile per chi ha scarsa conoscenza del territorio
Tra segnaletica pressoché assente e scarsa illuminazione, raggiungere le pitture rupestri di Filiano o le cascate di San Fele può risultare una missione impossibile per chi ha scarsa conoscenza del territorio.
Come si fa a trovare le pitture rupestri di Filiano? La domanda a bruciapelo richiede una rapida risposta. Facile per chi percorre quelle strade quotidianamente. Missione quasi impossibile per i malcapitati che non conoscono la zona e che, anche in tempi di applicazioni mobile, vorrebbero affidarsi alla segnaletica stradale. È il rovescio della medaglia di centri che ambiscono a diventare a vocazione turistica ma che per ora restano un dedalo impossibile di viuzze, stradoni di campagna, vie allagate al primo temporale e mancanza quasi totale di segnaletica stradale.
Percorrendo la SS 658 Potenza-Melfi, è facile constatare la carenza di segnaletica stradale ed è altrettanto semplice ritrovarsi a vagare per stradine di campagna alla ricerca del percorso giusto.
Se per Castel Lagopesole imboccare lo svincolo è quasi un gioco da ragazzi, il discorso si complica non poco se si vogliono raggiungere le pitture rupestri, in territorio di Filiano. Partendo proprio da Castel Lagopesole, all’incrocio dello svincolo, uscendo dalla SS 658, ci sono solo indicazioni per Avigliano e Piano del conte, a distanza di poco meno di tre chilometri c’è lo svincolo per Filiano.
Ma Tuppo dei sassi? Mistero. E allora il turista imbocca per istinto la strada a destra e percorre la rampa di uscita di Filiano, giunge all’incrocio: del segnale turistico neanche l’ombra.
Un minimo senso dell’orientamento spingerebbe il viaggiatore a imboccare la strada a destra. Benvenuti nel comune di Filiano, dice una delle indicazioni. Magra consolazione: il turista sa dove si trova ma non dove deve andare. Pare semplice. Anche l’eventuale pedone di turno non avrebbe vita facile nell’illustrare il percorso da far compiere al nostro turista. E allora, via, anima e coraggio. Non resta che imboccare ancora una volta la strada sulla destra e percorrere tutto il centro del piccolo paesino alle pendici del Vulture. Anche qui zero indicazioni.
Se invece volessimo raggiungere le cascate di San Fele?
Percorrendo la SS 658 Potenza-Melfi, si giunge allo svincolo di San fele, nei pressi di Scalera. E poi dove si va? All’incrocio tra i cartelli delle poche aziende rimaste, un’indicazione sicuramente piccola rispetto all’importanza del sito c’è; non resta che seguirla. Lungo il percorso, mentre alcuni segnali stradali continuano a indicare sul rettilineo che la strada è quella giusta, all’ingresso del paese manca ogni tipo di indicazione e il turista deve ancora una volta affidarsi al suo senso dell’orientamento, unica guida affidabile.
Gli eventuali turisti sono avvisati: senza navigatore la vita nel dedalo di strade potrebbe risultare difficile.
Davide Mecca