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Michele Mirabella chiude Le Città di Pietra a Matera

24 agosto 2017 | 11:41
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Michele Mirabella chiude Le Città di Pietra a Matera

Sarà in scena con Domani a memoria

Ultimo irrinunciabile appuntamento della rassegna teatrale estiva organizzata e promossa dalla cooperativa sociale Easy Work in collaborazione con Ergo Sum Produzioni e con il supporto della Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio della Basilicata, nell’ambito del programma Le Città di Pietra – Matera Estate2017.

Sabato 26 agosto alle 21, i Giardini di Sant’Agostino ospiteranno il debutto in prima nazionale di Domani a Memoria, brillante recital condotto dall’illustre ed amato personaggio della cultura e televisione italiana.

Con il suo ben noto garbo, vestendo i panni del maestro-professore-poeta, Michele Mirabella sarà in scena con “Domani a memoria!”, squadernando le grandi poesie della Letteratura Italiana studiate a scuola.

La “recita” riprende, sì, i modi e le vaghezze della lezione scolastica, ma in una narrazione che lascia ampio spazio all’aneddotica, alla citazione storica e all’umorismo, grazie anche alle “incursioni” comiche e surreali dell’attrice e blogger Gioia Salvatori ed alle letture e passi di danza dell’attrice ballerina Eleonora Puglia .

Michele Mirabellaè di Bitonto, ma è vissuto anche altrove. Soprattutto altrove. A Bari, soprattutto. Studia da molti anni, dalla nascita, tiene a ricordare. A quattro anni ha imparato a leggere, a cinque a scrivere.

Tutto il resto nel campo dello studio è meno importante e, comunque, non interesserebbe a nessuno. Non ha mai praticato sport, a parte la scherma: fioretto. Questa pratica l’ha avvantaggiato più nella conversazione che nei tornei.

È un artista dello spettacolo: regista, autore, sceneggiatore, attore e conduttore. Bravo. Così ha guadagnato da vivere. Non è un ballerino. Sa cantare, ma non sarà mai un cantante. Tanto meno in un coro. Nei cori, in genere, si trova a disagio. Preferisce ascoltarli. Adora il melodramma.

Ha scritto dei libri e insegna all’Università perché è convinto che solo insegnando si continui a studiare. Scrive sui giornali. Gli piace la buona cucina italiana. Con moderazione è amico del vino e, smodatamente, della frequentazione di persone intelligenti. Ama viaggiare. Comodamente, se possibile. (Ma tutto congiura nel rendergli la vita difficile).