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Il lucano che alzò la voce contro l’America razzista

21 agosto 2017 | 10:53
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Il lucano che alzò la voce contro l’America razzista
Il lucano che alzò la voce contro l’America razzista
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Il lucano che alzò la voce contro l’America razzista
Il lucano che alzò la voce contro l’America razzista

Ospite gradito del Memorial Day per Sacco e Vanzetti, il 23 agosto a Torremaggiore è Rocco Brindisi, originario di Trivigno (basilicata) e console italiano a Boston durante il caso dei due immigrati anarchici.

Ferdinando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti emigrati negli Stati Uniti, dove svolsero umili lavori, nel 1927 vennero arrestati, processati e condannati a morte con l’accusa di omicidio di un contabile e di una guardia del calzaturificio «Slater and Morrill» di South Braintree.

Sulla loro colpevolezza vi furono molti dubbi già all’epoca del loro processo; a nulla valse la confessione del detenuto portoghese Celestino Madeiros, che scagionava i due. I due furono uccisi sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927 nel penitenziario di Charlestown.

A cinquant’anni esatti dalla loro morte, il 23 agosto 1977 Michael Dukakis, governatore dello Stato del Massachussetts, riconobbe ufficialmente gli errori commessi nel processo e riabilitò completamente la memoria di Sacco e Vanzetti.

La storica associazione culturale “Sacco e Vanzetti” di Torremaggiore (Fg), in collaborazione con la Regione Puglia, il Comune di Torremaggiore, la Fondazione Giorgio Amendola, Nessuno Tocchi Caino, Eticaarte e Amnesty International, ricorda una pagina di storia importante per la democrazia e l’uguaglianza accogliendo anche la voce del medico ufficiale di origine lucana e figura di spicco culturale e politica del tempo.

La voce di una personalità che si è sempre spesa per il tema dell’emigrazione, sia sull’aspetto sanitario che civile: Rocco Brindisi, in un discorso pronunciato il 14 settembre 1921 all Sinphony Hall di Boston in occasione delle celebrazioni del sesto centenario della morte di Dante Alighieri, disse:

“… vero è che di tanto in tanto si risolleva, per opera soprattutto di pubblicisti americani di pelo fulvo, un’onda di fobia contro le popolazioni sud-orientali d’europa a pelo scuro; onde che provocano vergognosi episodi di violenza, come quelli verificatisi nel luglio scorso in Pennsylvania, o verdetti inqualificabili , come quello di Dedham. Ma non v’ha dubbio che queste onde malefiche si frangeranno definitivamente contro la diga, che i nostri giovani van costruendo con volontà ed energia”

Questa pubblica accusa al processo di Dedham, quello che vedeva protagonisti Sacco e Vanzetti, valse al console, originario di Trivigno, la lettera di ringraziamento che impreziosisce l’archivio “Brindisi-Buonamici” di Dino Basilissi.

La lettera in questione e alcuni frammenti dei discorsi di Rocco Brindisi verranno letti durante la kermesse che partirà nella piazza Palma e Piacquaddio di Torremaggiore il 23 agosto dalle 19 in poi.