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L’Arpab fa a pugni con la trasparenza

30 agosto 2017 | 09:35
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L’Arpab fa a pugni con la trasparenza
L’Arpab fa a pugni con la trasparenza
L’Arpab fa a pugni con la trasparenza
L’Arpab fa a pugni con la trasparenza
L’Arpab fa a pugni con la trasparenza

C’è chi vene assunto oggi e si dimette domani. C’è chi è stato assunto vincendo un concorso al quale non poteva essere ammesso. Dov’è il capo della matassa?

Con delibera n. 251 dell’8 agosto viene assunta a tempo pieno e determinato l’architetto Marianna Denora, funzione dirigente, mediante scorrimento di una graduatoria di concorso pubblico del 2008. Assunzione senza concorso.

Quella graduatoria, non prorogabile, poiché il vincitore fu assunto all’epoca, né utilizzabile perché vecchia, è diventata il pozzo senza fondo da cui l’Arpab attinge personale dirigente e non.

Con la stessa procedura l’Arpab ha assunto altri dirigenti.

E’ un via via di delibere di assunzioni, distacchi, comandi, rinunce e dimissioni. Sembra che non si arrivi mai a capo del filo di una matassa sempre più ingarbugliata, perciò poco trasparente.

L’architetto Denora viene assunta l’8 agosto 2017, ma si dimette il 29 agosto 2017. L’Arpab “ritenuto di non poter non accogliere la citata nota di dimissioni”, accetta. (Clicca qui per leggere la delibera)

I misteri non finiscono mai

Ma che succede? L’assunzione del dirigente architetto non era importante? Oppure la procedura di selezione attraverso scorrimento di vecchie graduatorie non funziona? Oppure…? Qualcuno ci spieghi.

Un fatto sembra accertato. Alla faccia delle promesse di rinforzo dell’Arpab sul fronte dei controlli in materia sanitaria e ambientale, il direttore generale continua ad assumere personale amministrativo, architetti e ingegneri. E lo fa, come abbiamo visto, scorrendo vecchie graduatorie, senza che si capisca quali siano i criteri di priorità. Di fisici, chimici e biologi, neanche l’ombra.

Eppure, come scrive la Cgil Funzione Pubblica in una nota: “L’unica cosa certa è che, mentre si attinge da graduatorie del 2011 e del 2009 per architetti, ingegneri e amministrativi, sono state completamente ignorate altre graduatorie dove ci sono concorrenti idonei con competenze più adeguate ai compiti ambientali da svolgere, quale ad esempio quella dei dirigenti chimici del 2010, figura professionale di cui nonostante i pensionamenti, non si garantisce il turnover. Le esigenze di figure amministrative sembrano non trovare mai fine, tanto da richiedere anche convenzioni continue per attingere collaboratori e consulenti amministrativi da altri enti.

Ancora più assurdo è che in assenza di una programmazione delle assunzioni 2017-2019, si assumono d’urgenza figure dirigenziali a tempo determinato per tre anni (tanto per dare un po’ di tranquillità a qualcuno?), come se dovessimo avere ancora un tempo infinito per affrontare i problemi più seri quali quello della riorganizzazione che, a nostro avviso, come più volte ribadito all’Agenzia e al suo Direttore Generale, era prioritario e propedeutico a tutto il resto.”

Il Consiglio di Stato fa un po’ di luce

A proposito di spiegazioni. Una chiara l’ha data il Consiglio di Stato che finalmente ha messo la parola fine ad una querelle legale che durava da circa 4 anni. Adriana Bianchini, dirigente dell’Ufficio Sistema Informativo, non poteva essere assunta perché non aveva i requisiti per essere ammessa al concorso che ha vinto. La graduatoria è stata annullata. E adesso? Dove sistemiamo la Bianchini? Come farà l’Arpab a coprire un vuoto che, sulla base dei criteri utilizzati dal Direttore generale, bisognerebbe coprire magari con un avvocato, un ragioniere o un architetto? Staremo a vedere.

A proposito, Adriana Bianchini, starebbe ancora al suo posto, nonostante il Consiglio di Stato. Risulta ancora tra i dirigenti Arpab Ufficio Sistema Informativo Territoriale. Problemi di aggiornamento del sito?