FCA, Fim Cisl: Spacchettamento sarebbe un autogol
Secondo il leader delle tute blu della Cisl “un conto è semplificare la produzione delle piccole vetture a bassa marginalità, altro è spacchettare un gruppo che ha invece bisogno di crescere
La Fim Cisl invita alla prudenza nel commentare le indiscrezioni di stampa sul presunto interessamento del gruppo cinese Great Wall Motor per Fca. “Non abbiamo elementi di verifica delle notizie su questo interesse dei cinesi – spiega in una nota il leader nazionale della Fim Marco Bentivogli che respinge al mittente ogni ipotesi di spacchettamento del gruppo. “Un conto è consolidarsi a livello mondiale in alleanza con player con grande capacità finanziaria e industriale – spiega Bentivogli – altro è cedere gran parte del gruppo per mantenere Alfa Romeo e Maserati. Questa seconda ipotesi sarebbe industrialmente una follia che, non solo non sta in piedi, ma avrebbe pesanti ricadute su molti stabilimenti italiani”.
Secondo il leader delle tute blu della Cisl “un conto è semplificare la produzione delle piccole vetture a bassa marginalità, altro è spacchettare un gruppo che ha invece bisogno di crescere e su cui attendiamo piena occupazione per il prossimo anno. Nelle prossime settimane sarà utile fare il punto con il vertice del gruppo sul percorso per garantire tali obiettivi e sulle strategie internazionali”. Poi una stoccata alla politica: “Il governo cinese spinge le sue imprese allo shopping internazionale. Sarebbe utile capire, accanto al polemificio quotidiano, mentre tutto si muove rapidamente, che profilo strategico ha la politica italiana su queste partite fondamentali per il nostro futuro”, si chiede Bentivogli.
Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario della Fim lucana Gerardo Evangelista. “La ricerca di partner internazionali per realizzare sinergie industriali e condividere lo sviluppo delle piattaforme è una tendenza di lungo periodo che interessa tutto il mercato globale dell’automotive, anche in ragione dei forti investimenti che serviranno a rinnovare nei prossimi decenni i sistemi di mobilità.
Fca è ormai un player a dimensione internazionale e Melfi uno stabilimento di punta a livello mondiale per tecnologia e qualità dei prodotti. Per quanto ci riguarda l’idea dello spacchettamento sarebbe un autogol e non credo che una tale ipotesi sia nelle strategie di Fca, anzi ritengo che proseguirà il lavoro di rafforzamento per realizzare gli obiettivi prefissati nel piano industriale e portare Fca ai primi posti nella classifica dei costruttori mondiali. Questo lo merita l’Italia con tutti i lavoratori che sempre hanno creduto e continuano a credere che la produzione di auto rappresenti un patrimonio industriale per tutto il paese”.