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Degrado a Monticchio Laghi, la denuncia non basta

7 agosto 2017 | 13:01
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Degrado a Monticchio Laghi, la denuncia non basta

Sforzo degli albergatori reso inutile dalle condizioni in cui versa, da anni, la località turistica lucana

Sul degrado del comprensorio dei Laghi di Monticchio e le irresponsabili disattenzioni politico-istituzionali non è più tempo, specie in estate, dell’ennesima denuncia.

A sostenerlo è Federalberghi-Confcommercio di Potenza sottolineando che le presenze turistiche qui come nel resto della regione con il passare degli anni sono sempre in aumento grazie soprattutto alla sempre maggiore organizzazione degli albergatori locali.

La recente costituzione del Consorzio Albergatori di Melfi – è scritto nella nota – è la nuova conferma di un impegno imprenditoriale e di passione che nonostante tutti non accenna a diminuire. Purtroppo – sostiene Michele Tropiano presidente Federalberghi – investimenti diretti, sacrifici personali, iniziative autonome con l’organizzazione di eventi, pacchetti di soggiorno a costi contenuti non possono bastare se poi i turisti che arrivano ai Laghi ritrovano le stesse condizioni degli anni passati.

Il comprensorio è sempre più impreparato ad affrontare l’ennesimo assalto che si profila per Ferragosto e comunque questi fine settimana. Accade che mentre cresce il dibattito nel nostro Paese, sempre ad opera degli albergatori, per contrastare il fenomeno del turismo “mordi e fuggi” sino ad ipotizzare l’introduzione del “numero chiuso” di visitatori in alcune località superaffollate in agosto e come incentivare le presenze in albergo attraverso nuove tariffe di premialità per chi trascorre più notti ai Laghi di Monticchio le lancette dell’orologio si sono fermate.

Noi sosteniamo – dice ancora Tropiano – il protagonismo del Consorzio come abbiamo dimostrato nella vicenda delle tariffe Tari del Comune di Melfi strappando condizioni più vantaggiose per le strutture ricettive e di ristorazione. Di qui il nostro impegno a chiudere nel migliore dei modi questa stagione per inchiodare ai tavoli istituzionali tutte le pubbliche amministrazioni che hanno responsabilità dirette ed indirette.