Albano. Del gioco e dei giocattoli nella Lucania di Ernesto De Martino

14 agosto 2017 | 20:16
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Albano. Del gioco e dei giocattoli nella Lucania di Ernesto De Martino

Il 16 e 17 si apre il laboratorio dedicato agli spaventapasseri, figura forse in estinzione nelle nostre campagne.

Ad Albano di Lucania, dal 16 al 27 Agosto si terrà una manifestazione che in molti modi indagherà su aspetti del rapporto tra gioco e società, lambendo temi letterari, filosofici, antropologici, ecologici, ed anche di sviluppo locale sostenibile.

Il 16 e 17 si apre il laboratorio dedicato agli spaventapasseri, figura forse in estinzione nelle nostre campagne. Manufatti e storie evocheranno questa singolare dimensione del magico e del primitivo, oggi significativa presenza nella sfera della educazione ecologica infantile.

Della contesa del gioco e dei giocattoli, il nuovo allestimento della mostra promossa e ospitata nell’autunno 2016 dalla bct biblioteca comunale di Terni, ora riproposta per il “Museo del gioco di strada e del giocattolo povero”, si aprirà il giorno 20 e sarà visitabile (presso l’ex Asilo di via Rocco Scotellaro) fino al 27 agosto.

Il giorno 21, presso l’Aula consiliare, alle ore 16:30, si terrà il convegno Il gioco, la figurazione arcaica, i rituali, con la partecipazione di studiosi di diverse discipline (si veda l’allegato programma degli interventi). In serata per la presentazione del trattato di falconeria dovuto a Federico II Imperatore De arte venandi cum avibus, alle ore 20:30, in piazza Marinaro, Mimmo Sammartino incontra   Anna Laura Trombetti Budriesi, che del trattato è curatrice per le Edizioni Laterza.

In chiusura la lezione-concerto tenuta da Maria Lisanti Olivier Messiaen Il canto degli uccelli. Altri appuntamenti attendono gli ospiti nei giorni seguenti

La manifestazioni, prima in Basilicata, promossa dal Comune di Albano di Lucania e dall’Archivio Lucano delle Voci, con la collaborazione di bct – biblioteca comunale di Terni e Arca-Giò Museo del gioco di strada e del giocattolo povero, è dedicata a Franco Fortini a Cento Anni della nascita.