Volevano portare droga nel carcere di Melfi, la trova il cane First

8 luglio 2017 | 10:39
Share0
Volevano portare droga nel carcere di Melfi, la trova il cane First

Gli agenti del reparto Cinofili della Polizia Penitenziaria di Trani, hanno sventato il tentativo di introdurre droga nel carcere di Melfi. A distanza di pochi giorni dal recente ritrovamento di altro importante quantitativo di droga, nella mattinata di venerdì 7 luglio, durante i controlli nella sala di attesa dove i familiari dei detenuti permangono prima di entrare a fare visita ai propri congiunti, il cane “First” , con il suo infallibile fiuto ha fatto scattare l’allarme trovando circa 40 grammi tra hashish e marijuana, che probabilmente qualche familiare, per paura di essere scoperto dai Cinofili, aveva buttato da poco in un cestino dei rifiuti. Al momento sono in corso le indagini da parte della Polizia Penitenziaria di Melfi per cercare di individuare il familiare che ha introdotto la sostanza e che poi a pensato bene di disfarsene all’arrivo dei cani antidroga. A darne notizia è Saverio Brienza, segretario regionale della Basilicata del S.A.P.Pe. . (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), il sindacato dei “Baschi Azzurri”. “L’azione preventiva della Polizia Penitenziaria sia del Reparto di Melfi che del Distaccamento di Trani – sottolinea Brienza- hanno portato un nuovo encomiabile risultato alla giustizia ed è a tutti loro che il Sappe esprime la propria gratitudine, evidenziando la difficile conciliazione tra il garantire l’ordine e la sicurezza degli Istituti penitenziari e la funzione sociale dei poliziotti che sono chiamati a svolgere compiti di natura trattamentale finalizzata al reinserimento sociale dei detenuti. Anche Donato Capece segretario generale del Sappe plaude all’operazione. “La Polizia Penitenziaria ed in questo caso sia i Cinofili di Trani che quello in servizio nel carcere di Melfi, confermano ancora una volta di essere grandi operatori della sicurezza, che pur vivendo un momento difficile a causa dei numerosi problemi che affliggono il settore penitenziario italiano, grazie al sacrificio ed alla abnegazione, questi uomini e donne in divisa, raggiungono risultati apprezzabili che onorano tutto il Corpo di Polizia Penitenziaria. I Baschi Azzurri, con l’odierna operazione, confermano che il primo compito della Polizia Penitenziaria è e rimane quello di garantire la sicurezza dei luoghi di pena e impongono oggi più che mai una seria riflessione sul bilanciamento tra necessità di sicurezza e bisogno di trattamento dei detenuti. Tutti possono immaginare quali e quante conseguenze avrebbe potuto causare l’introduzione di droga in un carcere. Il Sappe che conosce bene il disagio dei Baschi Azzurri di Melfi e dell’intera Basilicata -conclude Capece- esprime un sincero ringraziamento per quel che fanno ogni giorno per la sicurezza sociale”.