Vittime e carnefici degli anni ’70

21 luglio 2017 | 09:35
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Vittime e carnefici degli anni ’70

Negli anni dal 1970 al 1983 il sud del Paese è stato devastato da diversi sequestri di persona, aventi come epicentro la Campania, quasi tutti risolti con la liberazione dei sequestrati, previo verosimile pagamento di considerevoli somme di danaro da parte delle famiglie dei sequestrati. Si va dal sequestro del celebre rampollo della famiglia Getty, Paul Getty, cui fa tagliata una parte del lobo auricolare,quale prova dell’esistenza in vita, al sequestro del figliolo dell’allora segretario del psi, On le Francesco De Martino,anche lui restituito alla famiglia dopo alcuni giorni di detenzione, previo pagamento di elevato riscatto. L’elenco prosegue implacabile,facendo registrare ulteriori casi di sequestro di persona, pure conclusi in modo incruento, con la liberazione degli ostaggi. Il riferimento va da un lato al sequestro del potente assessore democristiano Ciro Cirillo e dall’altro al sequestro di un giovane figliolo del grande imprenditore campano Cristoforo Coppola:anche queste persone tornarono a casa dopo diversi giorni di privazione della libertà. Per completezza di informazione è il caso di rilevare che il sequestro di Paul Getty,trattenuto per alcuni mesi nella zona di Baia Domizia, in provincia di Caserta, ebbe luogo nel luglio del 1973,quello di Guido De martino nell’anno 1977,quello di Francesco Coppola nell’aprile del 1980,quello dell’assessore Cirillo nel successivo 1981. Come si vede vi fu una concentrazione di luoghi e di date,nell’ arco di una decina d’anni ed in un perimetro di poche centinaia di km ,quasi tutte dislocate in Campania. L’interrogativo primario che si pone con riferimento a tali eclatanti illeciti penali è quello di verificare se e quali parametri accomunino i vari sequestri di persona, posto che per alcuni di essi la sola connotazione concernente l’attività svolta dai prossimi congiunti dei sequestrati renderebbe evidente la la matrice politica di quei reati. Sequestri diretti dunque a condizionare le condotte e le scelte politiche dei familiari dei sequestrati? Ricordiamo che nello stesso arco di tempo ebbe a consumarsi altro sequestro di persona, quello del grande statista democristiano On.le Aldo Moro. In specie tale crimine nefando si verificava nel marzo 1978,quindi a cavallo degli altri sequestri in precedenza indicati. La qualificazione politica della vittima non lascia dubbi sulla matrice politica del delitto, che, a differenza  degli altri sequestri richiamati, si concludeva in modo del tutto cruento, con l’omicidio della vittima. Delitti  della politica dunque o delitti in cui la politica fu solo la vittima designata? Furono comunque delitti politici. Anche se verificatosi nel Lazio e non in Campania quel triste evento era accomunato alla maggior parte degli altri importanti sequestri di persona da un’evidente connotazione politica. E’ lecito allora chiedersi per quali motivi ed in virtù di quali spinte e pulsioni la lotta politica del tempo trascese dalle aule parlamentari a condotte assolutamente delinquenziali e criminali.

IL SAMURAI DI BASILICATA