Servizio 118 Basilicata, “a rischio implosione a causa delle gravi carenze di personale”

11 luglio 2017 | 17:20
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Servizio 118 Basilicata, “a rischio implosione a causa delle gravi carenze di personale”

Forti criticità sul servizio 118 a rischio implosione per le gravi e persistenti carenze di personale. A segnalarne, in una nota, il segretario provinciale della Fials Potenza, Giuseppe Costanzo. “A tutt’oggi- spiega Costanzo- nessuna convocazione è convenuta al fine di, avviare un confronto costruttivo sulle diverse tematiche discusse durante la riunione dello scorso 26 giugno in quanto il sistema urgenza-emergenza nell’ambito del riordino sanitario è stato dichiarato come obiettivo da rafforzare ma, di fatto non perseguibile per la grave carenza di personale. Si registrano continue chiusure di alcune postazioni del 118, e ciò incide, negativamente, sulla qualità e la quantità delle prestazioni assistenziali e le risposte ai bisogni da assicurare all’utenza – continua Costanzo- oltre alla cronica carenza delle postazioni, ad aggravare il quadro generale vi è anche la programmazione delle ferie estive che agli stessi operatori, necessariamente, devono essere assicurate e nessun intervento straordinario è stato ancora pianificato”. L’importanza della Centrale Operativa, prosegue il sindacalista – strategico punto di riferimento dell’intera rete del Dires ed essenziale per il sistema d’emergenza, purtroppo, “vive” la cronica carenza di personale infermieristico con assenze note da mesi e difficilmente compensabili in poco tempo con eventuali nuove assegnazioni, un dato “certificato” dall’Accordo Stato-Regione che definisce il rapporto d’iInfermieri e popolazione, notevole è la difficoltà nel gestire chiamate di soccorso, questa situazione di lavoro – conclude Giuseppe Costanzo – genera stress, disagio psicofisico e conflitti poiché il personale è sovracaricato da notevoli turni con eccedenze orarie, ed un’esposizione a situazioni di “super lavoro” che non rivestono carattere di eccezionalità, ma di naturale continuità, dovuta proprio alla cronica carenza di personale e ciò sarebbe auspicabile che se ne prenda coscienza e si dia seguito a risposte concrete”.