Niente vitalizi, ha vinto il buon senso

6 luglio 2017 | 17:09
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Niente vitalizi, ha vinto il buon senso

Il Consiglio Regionale della Basilicata, in corso di seduta, oggi 6 luglio 2017 ha annullato l’emendamento sui  vitalizi approvato il 27 giugno scorso. Con una proposta presentata dalla stessa maggioranza, in un clima di tensione, è stato abrogato l’art.20 della legge regionale n.18/2017. Il presidente del Consiglio Regionale, Francesco Mollica, si è astenuto. La risposta alle nostre domane e arrivata e siamo soddisfatti. Hanno prevalso le ragioni di opportunità, le pressioni dell’opinione pubblica e dei media.  La legge prevedeva la possibilità per i consiglieri seduti almeno 30 mesi sulle poltrone dell’assemblea di integrare i contributi mancanti per raggiungere il requisito dei 60 mesi di legislatura necessario all’ottenimento del vitalizio. Nel 2011 il Consiglio regionale aveva abolito il vitalizio con effetto, però, dalla legislatura successiva, cioè quella in corso. Per evitare “errate interpretazioni” il Consiglio Regionale, nella seduta del 27 giugno scorso, con un emendamento alla legge di bilancio, precisava che: “Ai consiglieri in carica nella IX legislatura, che abbiano versato i contributi previdenziali per un periodo inferiore a cinque anni ma superiore a trenta mesi, è data facoltà di effettuare i versamenti volontari necessari per la maturazione del diritto all’assegno vitalizio che decorre alla maturazione del requisito anagrafico… Tale facoltà (e cioè i versamenti volontari necessari per la maturazione del diritto all’assegno vitalizio)è esercitabile anche dai consiglieri che hanno ottenuto la restituzione dei contributi versati durante la IX legislatura, previa restituzione degli stessi, mediante versamento in un’unica soluzione, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della presente disposizione di legge.”. Vale a dire: se nella scorsa legislatura il Tale consigliere ha chiesto la restituzione dei contributi versati per ragioni sue personali o per calcoli particolari, con l’emendamento approvato aveva la facoltà di restituire quei contributi, nel tempo di 90 giorni, e di integrarli con quelli mancanti per godere così del diritto al vitalizio. Oggi è stato tutto annullato.