Matera, il Comune modifichi regole per parcheggio disabili

27 luglio 2017 | 12:07
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Matera, il Comune modifichi regole per parcheggio disabili

 L’italiano è una bella lingua ma bisogna saper scrivere ed anche leggere, in qualche modo. Non a caso si dice che l’Arma, tempo addietro, si preoccupasse di comporre la pattuglia da un milite capace di leggere e da un altro capace di integrare con la scrittura. Negli uffici comunali di Matera questo standard, seppure minimo, non è garantito e veniamo al dunque. Il giornalista, con una remunerazione prossima allo zero, ha riportato il commento del disabile multato riportando fedelmente l’accaduto parla di un disabile 70enne con gravissima capacità deambulatoria sin dalla nascita e che esponeva, regolarmente, il contrassegno riservato a disabile. L’utente disabile, riporta il giornalista, descrive come in prossimità di via Cappulluti 2 – Matera “Gli spazi destinati ai disabili erano occupati da cittadini non disabili, in quanto mancavano i relativi cartellini esposti. Ha dovuto quindi parcheggiare sulle strisce blu, in assenza di altri spazi”. Qualche minuto di sosta, continua, ed ha trovato l’odiosa multa appena fatta dalla polizia municipale di Matera, questi i fatti descritti con una piccola imprecisione. Morale della favola “cornuto e mazziato”. L’educato cittadino proveniente da Stigliano avrebbe dovuto interessare immediatamente il comando di polizia locale e chiedere l’intervento dei vigili ed “obbligarli” alla rimozione dei mezzi che abusivamente occupavano gli stalli riservati e semmai conteggiare il tempo occorso al completamento della operazione augurandosi, naturalmente, che il tutto si concludesse in giornata. Il cittadino disabile ha scelto la via del quieto vivere ed ha sbagliato perchè il Comune di Matera è uno dei pochi comuni in Italia che non prevede la possibilità della gratuità della sosta nei parcheggi a pagamento delimitati da strisce blu, qualora risultino indisponibili gli stalli riservati ai disabili. Le proteste, specie adesso che Matera è divenuta una meta accorsata sono frequenti e siccome il tutto è lasciato alla discrezione del Comune ci auguriamo che, alla buon’ora, si modifichi la regolamentazione. Questi i fatti. Siamo, comunque, in presenza di una grassa ignoranza e non è da ascrivere agli operatori della polizia locale. In riferimento alla riserva di posti non esiste alcun limite se non quello indicato di un posto ogni 50 nelle strutture attrezzate, fatto sconosciuto alla amministrazione comunale di Matera fino al gennaio 2015. E’ vero che la multa non è stata elevata da agenti della polizia locale ma da un ausiliario del traffico che ha in dotazione l’apposito bollettario per intervenire nelle aree oggetto di concessione dove verifica l’avvenuta corresponsione delle tariffe, cosa che in questo caso non è avvenuto ed ha provveduto ad elevare sanzione. Circa l’asserita sensibilità auto referenziale c’è da aggiungere che è vero che la passata amministrazione per compensare l’istituzione dell’APU- Area Pedonale Urbana- provvide nel 2013 a riservare ai disabili un numero signifcativo di stalli ma oggi dei 20 stalli disponibili posti in prossimità dell’area pedonale ben 14 sono scomparsi. L’Apu è un colabrodo dove passeggiano anche le auto della Polizia pur non in servizio di emergenza e l’accesso ai disabili per i quali la normativa “italiana” dà priorità è regolamentata dagli orari consentiti al carico ed allo scarico delle merci. Il quarto di manzo ha priorità rispetto al disabile, malgrado nelle Apu vi siano musei, strutture pubbliche o riservate ad attività culturali. Per il resto solito sterile clichè pubblicitario curato maldestramente dal comune di Matera.

Pio Abiusi, Matera