Il governatore lucano, a fronte del disastro prevedibile dei, fino ad oggi, 60 incendi estivi, si limita a lanciare un appello a non si sa chi per non si sa cosa. Soffia così sul fuoco della rabbia che si espande dal Vulture al Metapontino, dal Parco del Pollino al Lagonegrese. La Basilicata brucia e Pittella fa “appello alla responsabilità di tutti per fermare condotte di natura dolosa”. Come se i roghi fossero tutti di natura dolosa. Dimenticando la sua di responsabilità per non aver attivato un vero e proprio piano di prevenzione, per aver giocato con i forestali antincendio, per non avere la Basilicata una sua flotta aerea (elicotteri soprattutto) antincendio. Si preferisce spendere 15mila euro all’ora per un Canadair in affitto. Chi ci guadagna? Vogliamo mettere a punto, un serio ed efficace piano di prevenzione antincendi? In queste settimane di fuoco, il sistema di allertamento ha funzionato? Direi di no. Il sistema della prevenzione ha funzionato? Direi di no. Il sistema di avvistamento ha funzionato? Sembra di no. Tutte le chiacchiere scritte sul Telerilevamento, nel piano triennale antincendio della Regione, sono servite? Il Catasto incendi funziona? Ecco, il presidente vada a guardare in queste domande e cerchi risposte. E’ meglio che fare appelli utili soltanto ad alimentare il malcontento dei cittadini. Sarebbe il caso, anche, di spendere meglio le risorse. Il piano antincendio regionale 2015-2017 prevede una spesa di 10,5 milioni di euro, di cui l’83% per costi di gestione e soltanto un misero 17% per gli investimenti. Tre milioni l’anno, per evitare e contrastare fenomeni che provocano danni per almeno dieci volte tanto, sembrano pochini. In altre faccende però, magari utili soltanto a comprare consenso, le risorse sono sempre “dignitose”.