Ex Mythen Valbasento, il Ministero dell’Ambiente chiede verifiche su matrici ambientali

19 luglio 2017 | 21:42
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Ex Mythen Valbasento, il Ministero dell’Ambiente chiede verifiche su matrici ambientali

Il Ministero dell’Ambiente scrive ad Arpab e alla Greenswitch S.r.l. in merito all’area ex Mythen della Valbasento, attualmente in fitto proprio alla società Greenswitch. L’area in cui si trova la Mythen è nel perimetro del Sito di interesse nazionale “Area industriale Valbasento”, in attesa di bonifica. Dopo le segnalazioni dell’associazione Ambiente e Legalità il Ministero chiede alla società e all’Arpab “di trasmettere un piano integrativo alla caratterizzazione della falda entro 30 giorni”. Per completezza va aggiunto che le segnalazioni inviate al Dicastero dell’Ambiente dall’Associazione avrebbe dovuto inviarle la Provincia di Matera, che però non lo ha fatto. 

“La conferenza di servizi decisoria del 3/09/2003 -scrive il Ministero dell’Ambiente- ha approvato il piano di indagini trasmesso dalla Mythen SpA e preso atto dei relativi risultati. In particolare, gli esiti di tali indagini, validati da Arpab, hanno escluso la contaminazione dei terreni relativamente ai parametri ricercati. Tuttavia, la medesima conferenza ha ritenuto il set analitico considerato dall’Azienda non sufficiente a definire lo stato delle matrici ambientali investigate, chiedendo pertanto alla Mythen Spa lo svolgimento di indagini di caratterizzazione integrative per la matrice suolo. Relativamente alla matrice acque di falda, i risultati delle indagini hanno evidenziato potenziali criticità per sostanze organiche e alcuni metalli. La conferenza di servizi decisoria del 3/09/2003 ha considerato non esaustivi i dati di caratterizzazione raccolti e, alla luce delle criticità riscontrate, ha chiesto all’Azienda l’integrazione delle indagini nonché la trasmissione di un progetto di messa in sicurezza e bonifica. La conferenza di servizi decisoria del 16/05/2006 ha valutato la proposta progettuale relativa agli interventi di messa in sicurezza trasmessa dalla Mythen SpA ” …alla stregua di una nota tecnica… richiedendo pertanto l’attivazione degli interventi subordinatamente al recepimento di opportune prescrizioni tecniche nonché la trasmissione di un progetto di bonifica delle acque di falda. In seguito al fallimento della società Mythen SpA nel 2014, in data 24/07/2015 la Greenswitch S.r.l. ha registrato un contratto di fitto con opzione di acquisto dell ‘area in questione. Nell’ambito dei tavoli tecnici attivati dalla scrivente atti ad individuare, tra l’altro, potenziali contributi alla contaminazione dell’area di Ferrandina da parte di sorgenti esterne al diaframma realizzato nel sito ex Liquichimica, è emersa la necessita di acquisire, mediante indagini integrative di caratterizzazione, informazioni in merito allo stato delle matrici ambientali dell’area ex Mythen SpA, anche alla luce della mancata trasmissione da parte dell’Azienda delle integrazioni richieste dalla conferenza di servizi decisoria del 3/09/2003. Con note acquisite al prot. n. 9776/STA dell’11 maggio 2017, prot. n. 12813/STA del 16 giugno 2017 e n. 13907/STA del 3 luglio 2017, l’Associazione Ambiente e Legalità ha informato gli Enti in ordine allo stato dei procedimenti volti alla concessione di un finanziarnento regionale ed al rilascio dell’ Autorizzazione Unica Ambientale finalizzati alla riattivazione degli impianti della Greenswitch S.r.l. L’ Associazione ha anche trasmesso in allegato alla nota prot. n. 13907/STA del 3 luglio 2017 la determinazione dirigenziale della Provincia di Matera del 12 giugno 2017 con la quale è stata rilasciata l’Aia. L’ Autorizzazione è subordinata al rispetto delle seguenti prescrizioni e condizioni: ‘che non modificherà in alcun modo la struttura dello stabilimento e degli impianti e che non procederà a movimenti di terra”; che durante l’esercizio della sua attività, dovrà ottemperare a quanto già prescritto alla società Mythen rispetto alle richieste delle Conferenze di Servizi Ministeriali circa tempi e modalità di esecuzione delle attività di caratterizzazione integrative finalizzate all ‘individuazione dell ‘effettivo stato di contaminazione delle matrici suolo, sottosuolo e acque di falda nell ‘area dello stabilimento, il tutto disciplinato dall ‘accordo di programma tra Regione e Ministero dell ‘Ambiente, al fine di non creare ostacolo allo svolgimento dell ‘attività oltre che per il suo prosieguo Tenuto conto di quanto sopra, si chiede alla Greenswitch S.r.l. di dare esecuzione alle predette prescrizioni e, pertanto, di trasmettere entro 30 giorni un piano integrativo alle indagini di caratterizzazione le cui modalità e tempi dovranno essere concordate con Arpab, con particolare riferimento al set analitico dei parametri da ricercare”.

E proprio sulla questione ex Mythen in questi giorni il parlamentare lucano Antonio Placido ha presentato un’interrogazione al Ministero dell’Ambiente. 

Placido nella sua interrogazione scrive: “premesso che -lo stabilimento ex- MYTHEN, sito nella zona industriale di Ferrandina (Matera), produceva olio di soia epossidato (ESO) e biodiesel; – a seguito del fallimento dell’azienda, dichiarato con sentenza del 18 marzo 2014, esso viene rilevato dalla Greenswitch s.r.l che ne prevede la riattivazione a seguito di interventi di manutenzione ordinaria e staordinaria e di bonifica del sito; – il progetto di riattivazione, candidato ad un finanziamento regionale, ottiene un cospicuo contributo in conto capitale , di oltre 5 milioni di euro, pur prevedendo interventi di bonifica assai esigui, di fatto limitati alla rimozione dell’amianto presente all’interno dei capannoni; -la valutazione del progetto ignora evidentemente la situazione ambientale pregressa, dando per acquisita la bonifica, mai avvenuta, del sito produttivo; -l’area ex-MYTHEN, di proprietà privata, è inclusa nel SIN – Val Basento per il quale la delibera CIPE 87/2012 disponeva interventi di bonifica per un importo superiore a 23 milioni di euro: -se il Ministro interrogato ritenga che sia congrua l’erogazione di un finanziamento pubblico prima ancora che i necessari interventi di bonifica siano stati effettuati; -se ritenga plausibile che venga rilasciata un’ AUA da parte della Provincia di Matera in assenza di VIA ed AIA che impongano precise e rigorose prescrizioni e tappe di monitoraggio in linea con i rilievi puntuali già elencati nella nota MATTM del 2 dicembre 2011; -se ritenga sufficiente che l’ARPAB possa limitarsi, come risulta dal verbale della conferenza di servizio del 9 maggio 2017, ad una pronuncia notarile circa le emissioni in atmosfera, a fronte delle verifiche puntualmente richieste dalla citata nota ministeriale in ordine al tema assai più complesso dell’inquinamento da piombo rilevato nelle acque di falda”.