Ex Mythen, Greenswitch: “Atteggiamento denigratorio contro valorizzazione Valbasento”

21 luglio 2017 | 18:28
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Ex Mythen, Greenswitch: “Atteggiamento denigratorio contro valorizzazione Valbasento”

La società Greenswitch srl ha acquistato dalla curatela fallimentare in data 28 giugno 2017 lo stabilimento ex Mythen sito in Z.I. Macchia di Ferrandina (Mt) ricadente nel Sito di interesse nazionale della Valbasento. Secondo il T.U. dell’Ambiente ed in base all’rticolo 252 bis introdotto con D. Lgs 4/2008, nei siti di preminente interesse pubblico per la riconversione industriale, le bonifiche di falda sono disciplinate dalle Conferenze di servizi ministeriali. Una serie di decreti ministeriali e leggi regionali individuano e disciplinano questi siti attuando progetti di riparazione dei terreni e delle acque contaminate ( monitoraggio e caratterizzazione della falda regolamentato dal Ministero attraverso le conferenze di servizio dell’Area Sin Valbasento) assieme ad interventi mirati allo sviluppo economico e produttivo (es. PIA indetto dalla Regione Basilicata). L’istituzione delle aree Sin afferma un principio importantissimo: contemporaneità delle azioni di bonifica collettiva e privata dei Siti di Interesse nazionale e il favor alla riconversione industriale degli stessi. Non esiste un’azione limitante delle amministrazioni in Aree Sin in merito alle attività industriali, anzi esistono azioni di riconversione industriale dei siti, azioni di sostegno e non ostacolanti. Premesso che l’area industriale ex Mythen è stata già restituita agli usi legittimi, per la matrice suolo con Conferenza di Servizi del 1 luglio 2004 e che l’unico obbligo in capo all’ex Mythen, oggi trasmesso alla Greenswitch srl, è il monitoraggio della falda, risulta inopportuno ed assolutamente fuori luogo ostacolare il lavoro della società Greenswitch srl, la quale con assoluta trasparenza si accinge a riattivare gli impianti industriali senza nessuna variazione sostanziale degli stessi, pertanto non necessita di VIA. Circa le autorizzazioni ambientali, l’attività da svolgersi non rientra in quelle sottoposte ad AIA bensì ad AUA, rilasciata dalla Provincia di Matera in data 12/06/2017, nella quale tra le prescrizioni imposte vi è il monitoraggio della falda. Risulta oltremodo fuori luogo strumentalizzare il monitoraggio della falda confondendolo con la bonifica del sito industriale ex Mythen. Ancora più imbarazzante, risulta, l’utilizzo fuorviante della lettera del Ministero dell’Ambiente, nella quale non si parla assolutamente di caratterizzazione del sito entro 30 giorni, come dichiarato sull’articolo del giornale Basilicata24 del 20/07/ 2017 e Gazzetta del Mezzogiorno in data 21/07/2017. La Greenswitch Srl risponde con 12 assunzioni a tempo indeterminato, un progetto di ricerca internazionale pubblicato su rivista scientifica, con un investimento privato per la realizzazione del piano industriale, con un’attrazione di capitali esteri sul territorio per la valorizzazione della reindustrializzazione della Valbasento tutto ciò realizzato, ad oggi, senza un solo euro pubblico. Il ‘chiacchiericcio’ posto in essere dalla signora Dubla e dal signor Abiusi determina un atteggiamento denigratorio nei confronti di un progetto di valorizzazione della Valbasento e di chi quotidianamente lavora per ridare dignità ad un territorio e a un popolo che ha bisogno di posti di lavoro e non di polemiche sterili e capziose. La cosa ancora peggiore è spaventare gli investitori esteri i quali non comprendono e non si adattano alle instabilità, travisare la bonifica della falda con la bonifica del sito può generare un rifiuto ad investire sul territorio che ha non pochi gap da colmare per essere attrattivo. 

Maria Petrone, presidente Cda Greenswitch Ferrandina