Emergenza idrica in Basilicata. Si va verso peggioramento

14 luglio 2017 | 16:04
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Emergenza idrica in Basilicata. Si va verso peggioramento

Di seguito la relazione tenuta dall’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Michele Vita, all’assemblea degli azioninisti. Vita annuncia che a seguito della siccità e del grande caldo nelle prossime settimane si potrebbero registrare gravi carenze di acqua

Di seguito la relazione tenuta dall’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Michele Vita, all’assemblea degli azioninisti. Vita annuncia che a seguito della siccità e del grande caldo nelle prossime settimane si potrebbero registrare gravi carenze di acqua

Il tema dell’emergenza idrica si sta imponendo all’attenzione, non soltanto in Basilicata ma nell’intera penisola. Come è noto, siamo di fronte ad un calo notevole delle disponibilità idriche determinato dalle particolari ed estreme condizioni climatiche dell’ultimo periodo. I dati riferiti alle dighe di Monte Cotugno, Pertusillo e Camastra sono molto significativi: a ieri – 13 luglio – i volumi idrici invasati erano meno di 246 milioni di metri cubi; alla stessa data del 2016 erano quasi 394 milioni di metri cubi; c’è un deficit di 148 milioni di metri cubi, equivalente al 38 % cento in meno. Altro esempio: la nostra più grande sorgente, quella del Frida, che normalmente ha una portata media in uscita pari a 540 litri al secondo, oggi ha una portata di 440 litri al secondo, con un deficit di 100 litri al secondo. In pratica, le nostre falde idriche tendono a ridursi o, addirittura, ad esaurirsi per via della scarsa piovosità registrata nei periodi invernale e primaverile. Si è determinato, di fatto, uno stato di siccità che non offre tregua e, a mio avviso, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi può soltanto peggiorare. Stiamo cercando di affrontare il problema in maniera seria, anche di concerto con la Regione, senza tuttavia creare allarmismi. E’ noto che la nostra dotazione infrastrutturale non sempre ci è d’aiuto, e nei mesi scorsi la Società è intervenuta realizzando diverse azioni di potenziamento sugli schemi e sulle reti, quali ad esempio i recenti interventi per la regolazione e il controllo dell’acqua immessa in rete. Acquedotto Lucano, come dicevo, si sta muovendo di intesa con la Regione e con tutte le istituzioni interessate per fare in modo, in caso di ulteriore calo delle risorse idriche, che non si giunga in una condizione di assoluta crisi. Il primo messaggio che abbiamo voluto lanciare è quello della “responsabilità”, al fine di evitare ogni spreco. A tal proposito la Società ha avviato la campagna di sensibilizzazione “Non c’è acqua da perdere”, che vede interessate anche le Amministrazioni comunali. Già il 16 giugno scorso mi sono rivolto ai prefetti e ai sindaci per segnalare i problemi ai quali stiamo andando incontro, chiedendo e auspicando la collaborazione di tutti: sono stati numerosi i segnali di attenzione pervenuti e sono certo che la collaborazione si andrà intensificando nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Acquedotto Lucano ha approntato un vademecum per il risparmio idrico che ha distribuito ai sindaci e che sta diffondendo attraverso vari strumenti, attraverso tutti i canali a disposizione. Abbiamo istituito un tavolo tecnico, non solo per monitorare la situazione ma anche per valutare di continuo la necessità di sospensioni temporanee del servizio. In assenza di precipitazioni significative già tra qualche settimana potremmo avere seri problemi su tutti i nostri schemi idrici. Con questa consapevolezza, il nostro tavolo tecnico sta prendendo seriamente in considerazione la necessità di adottare ulteriori misure. Tuttavia, ogni valutazione, ogni azione, ogni provvedimento non potrà essere pienamente efficace senza il coinvolgimento di tutti, di noi tutti: Azienda, Sindaci, istituzioni, cittadini. Siamo chiamati, tutti insieme, a gestire e fronteggiare un fenomeno straordinario; siamo tutti chiamati a comportarci come una squadra. La prima misura potrebbe riguardare la chiusura a tempo determinato delle fontane pubbliche, se non di tutte almeno della maggior parte di esse, concordando come e dove intervenire. Così facendo, secondo i nostri calcoli, otterremmo un risparmio idrico non inferiore a 200 litri al secondo, che in due mesi significano un risparmio di 1 milione di metri cubi di acqua potabile. Altre misure sono in fase di definizione e, naturalmente, prima di renderle attuative le condivideremo con voi.

Michele Vita, amministratore unico di Acquedotto Lucano