C’era una volta una suggestiva vallata a Est di Oppido Lucano

23 luglio 2017 | 16:36
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C’era una volta una suggestiva vallata a Est di Oppido Lucano

Non bastava il petrolio, tra il 2012 e il 2013, con continue Autorizzazioni Uniche regionali si è deciso il salasso della Basilicata, svendendo tutto quello che si poteva cedere senza alcuna ricaduta di sviluppo sostenibile, sole, acqua e vento. Destinatario di tale politica anche il territorio di Oppido. I progetti di devastazione, in virtù di continue proroghe, concesse al limite della legalità, sembravano destinati a rimanere una sorta di maledizione aleatoria e, invece, in un solo anno dal giugno 2016 ad oggi, tutto si è avverato cancellando l’identità di un territorio e il futuro di tante famiglie rurali. Una vallata, destinata per secoli alla produzione dei migliori grani del Sud, di colpo, ha visto cambiare la propria destinazione d’uso da agricola ad area a vocazione eolico-industriale selvaggia con annesse opere di elettrodotti, cavidotti e stazione Terna il più vicino possibile all’unico Borgo rurale presente sul territorio, tutto ciò senza che l’Amministrazione comunale abbia mai tentato la minima opposizione o proposto soluzioni alternative. La stessa Amministrazione, poi, mentre non ha scrupoli per aver permesso la distruzione di ricchezze presenti e future, con un comunicato stampa, del 20 luglio, definendosi “ Sensibile e interessata al recupero di testimonianze artistiche”, con fierezza pubblicizza l’evento “Incanto e Suggestioni Rupestri”, preannunciando, per lunedì 24, la partecipazione del Presidente Pittella, del Direttore dell’APT, nonché del Soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici della Basilicata. I lavori di recupero di una mulattiera e delle Grotte di S. Antuono che conservano un ciclo pittorico in cui sono raffigurate scene della vita di Cristo e della Vergine, guarda caso, sono stati finanziati dalla Regione nel 2014, praticamente dopo aver autorizzato il disastro territoriale. Fumo negli occhi! Dove erano tutte queste personalità quando si è deciso di dissacrare quella che il Sindaco definisce “Suggestiva vallata ad Est di Oppido”? Quale concetto di Paesaggio ha la Soprintendenza della Basilicata per rimanere inerme di fronte a quello che sta succedendo a causa dell’Eolico selvaggio? Quale ruolo ambiguo riveste nelle Conferenze di servizio dove prima nega il parere e poi conviene? L’APT è consapevole delle contraddizioni insite nella politica di sviluppo territoriale della Basilicata? Come mai il Presidente Pittella assicura la propria presenza per l’evento-inaugurazione, quando, invece, pur avendo promesso interessamento per la Trasversale Lucana non si è mai presentato sul territorio? “ Panem et circenses” era la tecnica dei Romani per distrarre il Popolo, ma essi, a differenza degli Attila moderni, migliorarono ogni Terra che conquistarono, dando priorità ad un efficiente sistema viario e a una rete capillare di acquedotti da suscitare rabbia per quello che si verifica attualmente. Benvenuti a Oppido Artisti e Autorità, godetevi il notturno, il “ Tentativo di conoscere noi stessi” come scrive il Sindaco, che, apprezzando la spiritualità del ciclo pittorico, non ricorda che si prega guardando le stelle e il sole senza l’intermittenza invadente dell’ eolico selvaggio. Infine, Artisti e Autorità, venendo da Potenza, potreste inaugurare anche la villetta comunale, costata 450.000 euro per disfarla e rifarla senza alcun miglioramento. Pensate pure a Matera 2019, vedremo se arriverete attraverso la mulattiera o le tante strade distrutte dalle imprese eoliche.

Porzia Fidanza