“Universi”, la nuova raccolta poetica di Teri Volini presentata a Potenza

12 giugno 2017 | 12:49
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“Universi”, la nuova raccolta poetica di Teri Volini presentata a Potenza

Mercoledì 14 giugno, ore 17, nella sala conferenze del Museo provinciale sarà presentata la raccolta poetica “Universi” di Teri Volini, a cura del Centro d’arte e Cultura Delta di Potenza, congiuntamente all’associazione Letti di Sera. Si tratta di uno degli eventi culturali offerti nel corso della doppia mostra dell’artista lucana, “Percorsi d’arte”, vero e proprio “consuntivo” dell’impegno artistico – culturale di una vita che fino al 23 giugno sarà visitabile in Pinacoteca, con le opere pittoriche, e nel Museo archeologico con quelle performative. Con le sue 160 pagine, la raccolta poetica si dispiega in quattro parti, già nei titoli indicative delle tematiche prevalenti nei vari componimenti: Parte prima – Uno con il Tutto; Parte seconda – Poemetto delle stagioni in alternanza; Parte terza – Poesia Arte Vita; Parte quarta – Percorsi e Auspici, e in Appendice: Omaggio a Clarissa. Alle piccole liriche pregnanti nella loro concisione, si alternano veri e propri poemetti d’una certa lunghezza, come “Api e abissi”, di  12 pagine, o “In volo fra i mondi”, di ben 21 pagine . Grazie alla vivace immagine di copertina, che si avvale dell’opera pittorica di Teri Volini “E Mizar si sdoppia” – un dittico molto noto, che onora la sua terra d’origine, il suo micro e macrocosmo, le sue erbe, i suoi fiori, le favolose notti stellate e i miti arcani – il libro si offre alla vista come un prezioso scrigno, degno di ospitare testi come “Respirare l’Universo”, “Abbraccio iperurano”, “Oneness”, “Spazio terreno e infinito”,”Magna Græcia”, “Onorare la Vita – Onorare la Morte”, “Foreste” e così via. Tutta l’opera di Teri Volini è un omaggio alla sua terra, ma in una dimensione d’incontro con il mondo; anche nelle liriche, l’ispirazione primaria è senza dubbio la Lucania, da cui l’autrice ha ricevuto fin dall’infanzia un intenso imprinting di magia, sacralità e bellezza. La Natura madre fa da protagonista pure nell’opera in versi, e la poetessa ne magnifica immagini e presenze, ne celebra le sensazioni antiche, implicitamente invocando rispetto e preservazione. Oltre al valore intrinseco delle liriche, che va valutato a lettura compiuta, della raccolta poetica “Universi” presenta una sua unicità fin dalla veste grafica, essendo il frutto di un progetto di Art&Design, sorto dall’intuizione dell’autrice di realizzare anche un “oggetto” di styling che permettesse al volumetto di essere il raffinato contenitore dei componimenti proposti: addirittura un libro “tridimensionale, un libro/scultura. Grazie alla semplice piegatura delle alette della copertina, è possibile tenerlo esposto fuori dagli scaffali, bene in vista, quasi a farsi attrarre più facilmente dai testi poetici, tutti da scoprire e da leggere. Se è vero che la poesia e la bellezza possono essere la nostra luce in un mondo sempre più arido e inumano, la poetessa/artista contribuisce a promuoverle come i valori sostenenti la nostra vita.

Artista biofila, pittora, performer, linguista, ricercatrice, in qualità di poeta Teri Volini canta la sacralità e la magia dei mondi visibili e invisibili. In una visione sospesa tra realtà, memoria e sogno, Teri celebra nel panteismo cosmico l’Oneness, l’essere Uno con il Tutto. Le opere poetiche si ritrovano spesso in stretta sinergia con quelle pittoriche, nella comunicazione diretta o subliminale della visione incantata che Teri ha delle cose, dei suoi stupori, del suo impossibile: le “galassie terrestri”, l’essenza di un’Etica ecologica universale, ai confini del tempo e dello spazio.