Malati terminali uccisi sulle ambulanze, aperta un’inchiesta

21 giugno 2017 | 13:45
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Malati terminali uccisi sulle ambulanze, aperta un’inchiesta

Gli inquirenti di Catania sono al lavoro per trovare riscontri alla storia rivelata prima al programma Le Iene e poi in Procura di un collaboratore giustizia: malati terminali uccisi su un’ambulanza, iniettando loro dell’aria nel sistema sanguigno per “vendere” i corpi per 300 euro alle agenzie di onoranze funebri vicine a Cosa nostra. Lo riporta il Fatto quotidiano.it. La Procura etnea- aggiunge Il Fatto- ha aperto un’inchiesta per omicidio dopo le rivelazioni del pentito che accusa la mafia locale di avere avuto un ruolo nella vicenda. Il decesso sarebbe avvenuto- secondo le dichiarzioni del pentito- durante il trasporto dall’ospedale di Biancavilla a casa dei pazienti dimessi perché in fin di vita. I casi sarebbero iniziati nel 2012. All’insaputa dell’ospedale e dei medici. I Carabinieri della compagnia di Paternò, su delega della Dda della Procura, hanno acquisito le cartelle cliniche nell’ospedale siciliano. La Procura di Catania sottolinea che “l’inchiesta è seria”, ma che le dichiarazioni del collaboratore “saranno sottoposte alle verifiche che il caso richiede“.