La Basilicata di Sinisgalli nella civiltà delle macchine

15 giugno 2017 | 11:03
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La Basilicata di Sinisgalli nella civiltà delle macchine

Vuciello culinudo senza penne/Che bai facenno pi’ ’nta ’ssu cuntuorno?/Non tieni porpa ni ossa pi’ ’ssa lingua. (Latronico). Questi “versi indigeni” fanno parte del campionario di testi originali tratti dalle “Tradizioni popolari lucane” di Giovanni Bronzini (Edizioni Montemurro, Matera 1953) da cui Leonardo Sinisgalli attinge per un articolo del 1955 dedicato alle “poesie lucane” da lui tradotte, contenuto nella rivista “Civiltà delle Macchine” che egli fondò nel 1953 e diresse fino al 1958. Una rivista che, sulla scia di un illustre precedente quale “Il Politecnico” di Vittorini, contamina i saperi, facendo incontrare e dialogare la scienza con la poesia, l’arte con la matematica, la meccanica con l’antropologia. Una rivista che riserva la stessa profondità di analisi ad avanguardie e fenomeni di rilievo nel panorama nazionale e internazionali così come a quanto avviene nei luoghi più periferici e meno conosciuti, come la terrà in cui Sinisgalli è nato, la Basilicata. Una regione che negli anni Cinquanta soffriva per la sua condizione di subalternità socio-economica ma che lottava, attraverso le sue migliori menti, per ribaltare tale condizione e trovare nuovo slancio. Gli articoli della rivista dedicati alla cultura, alla storia, alle tradizioni lucane sono stati raccolti nel volume “La Basilicata di Leonardo Sinisgalli nella Civiltà delle Macchine” (Osanna Edizioni, Venosa 2016) curato da Biagio Russo e Gianni Lacorazza, che sarà presentato sabato 17 giugno alle ore 17.30 presso il Mula + Museo di Latronico (Vico I Stabilimento Località Calda). L’incontro sarà aperto dai saluti del Sindaco di Latronico Fausto De Maria, cui seguiranno gli interventi dei curatori del volume, Biagio Russo, direttore della Fondazione Leonardo Sinisgalli e Gianni Lacorazza, esperto di comunicazione, coordinati da Rosita Forastier