Donne nelle istituzioni elettive, “dovrebbe essere scontato ma così non è”

17 giugno 2017 | 11:49
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Donne nelle istituzioni elettive, “dovrebbe essere scontato ma così non è”

Si riaccende il dibattito sulla presenza delle donne nelle istituzioni in Basilicata. A ravvivarlo hanno di certo contribuito le dichiarazioni ‘estemporanee’ del sindaco uscente di Ruoti, Angelo Salinardi, in occasione 

di quello che è diventato il comizio simbolo (in negativo) della campagna elettorale per le elezioni comunali in Basilicata. Ruoti rimbalzata agli onori delle cronache lucane e nazionali, ha fatto emergere quanto ancora sia lungo il cammino per una piena e sostanziale parità delle donne a candidarsi ed essere elette in una competizione elettorale. 

Oggi, a chiedere con forza che le donne abbiano gli stessi diritti degli uomini è il Coordinamento Pari Opportunità della Uil. “Dovrebbe essere scontata la presenza delle donne nelle istituzioni elettive ma ancora così non è”. E’ il commento di Anna Carritiello, componente della segreteria regionale della Uil e responsabile del Coordinamento Pari Opportunità esprimendo piena condivisione del documento presentato dalla presidente della Crpo Basilicata Angela Blasi in occasione della Conferenza delle Presidenti degli Organismi di Pari Opportunità regionali. Il Coordinamento Pari opportunità e Politiche di genere della UIL sostiene con forza tale richiesta perché – si legge in una nota- è tempo che la democrazia paritaria formale diventi democrazia paritaria sostanziale. La parità di genere sulle poltrone della politica –dice- non riguarda semplicemente le donne ma la natura stessa della democrazia con la sua capacità di includere e accogliere punti di vista diversi. Fintanto che si profileranno necessarie modifiche e puntualizzazioni “rosa” al nostro assetto legislativo, sebbene la cornice normativa nazionale e comunitaria assolve a compito di tutela, saremo sempre lontani dalla parità tra i sessi, perché è avvilente prendere coscienza del fatto che per “esserci” bisogna imporre un obbligo. E’ necessario comprendere universalmente, dal mondo legislativo, passando per quello politico, sino al mondo sindacale, che la donna è fondamentale nella vita quotidiana e nei cicli produttivi, del lavoro e della politica. E in questo anche la giurisprudenza (interpretata spesso dalle stesse donne) dovrebbe dare un forte contributo punendo le discriminazioni e le violenze di genere figlie di retaggi culturali che trovano radici molto lontane. Nel nostro Paese, dove la “pari dignità sociale” di ogni individuo non è ancora una normale condizione esistenziale, ma una forma di imposizione di legge, l’equilibrio tra i sessi resta sempre e comunque una pura chimera. Il Coordinamento P.O. Uil di Basilicata – aggiunge Carritiello – condivide ampiamente le quattro tematiche (Formazione, Lavoro, Immigrazione e Salute) che la Crpo intende sviluppare, tematiche che tutte le donne e le associazioni che operano per il raggiungimento della parità tra i sessi intendono sostenere. Bisogna formulare un tavolo permanente di lavoro comune se si vuole veramente iniziare ad abbattere tutte le discriminazione esistenti tra uomini e donne. Prima fra tutte quella di salario. Le donne guadagnano in media nell’Ue il 16 per cento in meno dei loro colleghi maschi. Le cause del compenso diseguale sono varie: mancano le donne in determinate professioni, in determinati settori e ai livelli più elevati della carriera. Inoltre le donne interrompono o riducono la loro attività lavorativa più frequentemente e più a lungo che gli uomini per motivi familiari. Ci sono però ancora anche casi di discriminazione diretta nei quali le donne sono pagate meno per lo stesso lavoro di pari valore. Questa discriminazione si ripercuote, più avanti nella vita, nel divario specifico tra le pensioni. Vigileremo e interverremo con tutta la nostra forza per raggiungere l’obiettivo della presenza paritaria di donne nelle liste elettorali, in coerenza con l’impegno che stiamo sviluppando da tempo.