Troppe incertezze su futuro operai forestali, stato di agitazione prosegue

26 maggio 2017 | 12:35
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Troppe incertezze su futuro operai forestali, stato di agitazione prosegue

Lo stato di agitazione spontaneo degli operai forestali di Muro Lucano, sia pure alla vigilia della riapertura dei cantieri che l’Assessore regionale Braia ha annunciato per fine mese, è la spia di un malessere diffuso tra tutti gli addetti dei paesi dell’Area Programma Melandro-Marmo-Platano. Alla base c’è la preoccupazione di non riuscire a fare le 151 giornate lavorative necessarie non solo al reddito di lavoratori precari ma per contare sulle successive indennità integrative che consentono a tantissimi capofamiglia di poter garantire una vita ai propri familiari sempre all’insegna di sacrifici. Il problema è sempre lo stesso: assicurare stabilità nel rapporto di lavoro degli addetti forestali e del Programma Vie Blu senza rincorrere ogni anno le procedure della Regione e delle Aree Programma per attivare i cantieri all’ultimo minuto. La più volte auspicata Agenzia Regionale Forestale quale strumento per dare serenità agli operai e programmare interventi più efficaci di rimboschimento, tutela forestale, contrasto a frane e smottamenti è purtroppo ancora solo un buon proposito di obiettivo da raggiungere. E’ evidente che a creare nuove tensioni ci sono i ritardi che si registrano per l’avvio del Piano antincendio per il quale devono essere impiegati gli stessi operai forestali e che dovrebbe partire in contemporanea con i cantieri. Sono poi tutti da verificare gli impegni presentati ai sindacati dall’assessore Braia sui progetti sperimentali di filiere produttive all’interno delle foreste regionali che, a suo dire, potrebbero rappresentare veri e propri modelli operativi. Anche la volontà del Dipartimento e della Giunta di mettere in campo, in collaborazione con il Consorzio unico di Bonifica e con le Aree Programma, un modello di risoluzione di alcune criticità con l’impiego virtuoso dei forestali a favore degli agricoltori, in una logica di produttività che la politica dovrà saper trasformare nel modello di governance della materia, è atteso alla prova dei fatti. Per non parlare del turn over dei lavoratori: l’ultimo attuato nella nostra Area Programma risale al 2013 con scarsissime speranze per i giovani di essere impiegati nella forestazione. Carmine Ferrone assessore comunale di Bella