La Basilicata protagonista al congresso nazionale della Fai Cisl

30 maggio 2017 | 15:18
Share0
La Basilicata protagonista al congresso nazionale della Fai Cisl

Vincenzo Cavallo, Antonio Lapadula e Roberto Dolce sono stati eletti nel consiglio nazionale della Fai Cisl nel corso dei lavori del congresso nazionale che si è tenuto nei giorni scorsi a Riccione e che ha riconfermato all’unanimità Luigi Sbarra al timone della federazione. Cavallo e Lapadula entrano anche nell’esecutivo nazionale. “È la prima volta che due lucani figurano in questo importante organismo- si legge in una nota della Cisl- E a testimonianza della centralità acquisita dalla Basilicata, il segretario Sbarra tornerà in Basilicata il 15 giugno, più precisamente a Matera, per partecipare al consiglio generale della federazione lucana. “Viene riconosciuta – commenta il segretario generale della Fai Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo – l’importanza di una regione come la Basilicata che nel comparto agroalimentare rappresenta una felice sintesi tra recupero delle tradizioni e innovazione. La Basilicata – conclude Cavallo – non è più cenerentola del Sud, ma punta avanzata di un’agricoltura che, grazie al protagonismo e all’entusiasmo di tanti giovani, guarda al futuro con rinnovata fiducia”. E sempre a Riccione il segretario generale della Fnp Cisl Basilicata, Enzo Zuardi, è stato eletto presidente del congresso nazionale dei pensionati della Cisl. Zuardi, che è stato nominato anche membro della commissione mozione, guida la nutrita delegazione dei pensionati lucani insieme ai segretari regionali Annamaria Barisciano e Luigi Errico. A Riccione anche il neoeletto segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, che commentando la nomina di Zuardi ha detto: “È per noi motivo di grande orgoglio avere un lucano alla presidenza di questo congresso, segno della stima che Zuardi ha saputo guadagnarsi a livello nazionale. È anche il riconoscimento – ha concluso Gambardella – della tenacia dimostrata dal gruppo dirigente della Fnp e della Cisl della Basilicata nel gestire con pazienza e lungimiranza gli effetti di una sciagurata riforma organizzativa. Il tempo, come si vede, è stato galantuomo”.