Il parcheggio per disabili a Laurenzana finisce in Procura
Carmela Fanelli, si sono di nuovo io. La disabile di Laurenzana che da mesi lotta contro una Amministrazione, per usare un eufemismo, “sorda” verso una mia legittima richiesta, un mio fondamentale e sacrosanto diritto sancito peraltro dalle Leggi della nostra nazione.
Ricordate la mia denuncia del 27 marzo e gli sviluppi che ho divulgato il 13 maggio scorso? No? Bene, vi faccio un breve riassunto: nel giugno 2016 chiedevo formalmente al Sindaco del mio comune Michele Ungaro un parcheggio per disabili (che la legge chiama “stallo”) nei pressi della mia abitazione. “E c’era bisogno di scrivere la lettera tramite protocollo per richiedere il parcheggio?” mi disse l’Ispettore Salvatore Fanelli, quasi offeso, qualche giorno dopo. Pensai: finalmente avrò il parcheggio per l’auto e non dovrò più chiedere a nessuno di accompagnarmi a prendere l’autobus per andare al lavoro, potrò muovermi liberamente…. Ma da allora e sino al marzo scorso niente. Un giorno vengono i Vigili con la chiara intenzione di istituire il parcheggio sull’area da me richiesta in Corso Garibaldi già destinata a libero parcheggio. Giorni dopo si ripresentano e, al contrario, comunicano che il parcheggio doveva essere fatto sull’adiacente Piazza Matteotti. Manifesto il mio disappunto a causa delle caratteristiche fisiche della piazza ed allora decido di sollecitare l’istituzione del parcheggio con una apposita nota. Lo fa anche il consigliere Luciano De Bellis con una interrogazione consiliare, lo fa anche il vice sindaco ed assessore Pierluigi Martoccia con ulteriore nota. Ma di nuovo niente: il sindaco di Laurenzana, Michele Ungaro, non demorde e non istituisce il parcheggio. Eppure sarebbe bastata una sua ordinanza, quattro strisce gialle disegnate a terra in mezz’ora ed il problema sarebbe stato risolto. Se non altro per dimostrare la tanto sbandierata “attenzione per i disabili” riportata nel suo programma elettorale. Anche il Dirigente Generale dr.ssa Cinzia Innelli avrebbe potuto intervenire con determinazione, lei che è stata promotrice dello Sportello anti violenza sulle donne attivo a Laurenzana. Anche l’Ispettore dei Vigili Urbani Salvatore Fanelli (al quale, oltre al sindaco, erano indirizzate le mie note), cugino acquisito del sindaco, avrebbe potuto e dovuto fare di più dando parere favorevole per accogliere la mia richiesta di istituzione di un parcheggio per disabili trasformandone uno esistente in Corso Garibaldi da sempre destinato a libero parcheggio. Anche il Responsabile dell’Area Tecnica Arch. Luigi Rossi avrebbe dovuto difendere e tutelare la categoria “disabili” cui sfortunatamente appartengo. Ed invece cosa fa? Si presta al gioco del Sindaco, gli toglie le castagne scottanti dalla padella e lo affianca nell’azione “persecutoria” nei miei confronti. Si perché a questo punto di persecuzione si tratta, anche se non capisco cosa abbia potuto causare tutto questo risentimento che il sindaco ha nei miei confronti.
Ma non mi arrendo, per due volte chiedo l’intervento della Prefettura ed arrivano altrettante note che io ritengo “di circostanza”. Dalla Prefettura (posso anche immaginare il perché) mi sarei aspettata una azione più incisiva ma, tant’é… Il Comune dispone un sopralluogo. Oltre a me vi partecipano mio cognato geom. Salvatore Asselta, il mio tecnico di fiducia ing. Luciano De Bellis e, per il Comune, ben tre funzionari: l’Ispettore dei VV.UU. Salvatore Fanelli, il geom. Pietro Fanelli e l’ing. Vito Carlucci. Si discute del parcheggio da trasformare in parcheggio per disabili ma pare che non siano tanto d’accordo. Motivo: non è dato sapere, segreto di stato.
Qualcuno diceva “più mi fanno male e più divento forte” ed allora mi rivolgo al Difensore Civico Regionale che, ad onor del vero, interviene con fermezza nella vicenda chiedendo fra l’altro copie degli atti della vicenda ed imponendo l’ostensione degli atti da me richiesti, fra cui il resoconto del sopralluogo, con contestuale comunicazione del responsabile del Procedimento. Purtroppo sino ad oggi il suo intervento si è dimostrato vano ma confido che l’avvocato Antonia Fiordelisi proceda secondo i dettami della Legge regionale n.5/2007 perché il comune di Laurenzana, secondo me, non mi ha tutelato in quanto disabile, e non attua una buona amministrazione anche in base all’art 136 del D.Lgs 267/2000 (nomina di un commissario ad acta).
Arriva il 25 maggio e finalmente qualcosa di concreto. L’arch. Luigi Rossi, in qualità di Responsabile del Settore Tecnico emana l’Ordinanza n.36/2017 prot 2650 con la quale, farraginosamente, si individuano e si predispongono vari stalli di sosta per disabili ma, in spregio alla mia richiesta e con pura cattiveria (forse di rimbalzo), non in Corso Garibaldi, dove da me richiesto. Al contrario se ne predispone uno (si badi: indistintamente utilizzabile e, quindi, non personale come da me richiesto) in Piazza Matteotti, area a notevole pendenza nelle vicinanze della mia abitazione, che a me –proprio per la notevole pendenza- non servirebbe a nulla come già evidenziato nel corso del sopralluogo del 7 aprile. Ma le sorprese non finiscono mai: il 29 maggio 2017 mi arriva una raccomandata dal Comune (prot 2655 del 25-5-17). Mi aspettavo fosse firmata dal sindaco Miche Ungaro ed invece porta la firma dell’arch. Luigi Rossi (quello che toglie le castagne dalla padella, ricordate ?). E cosa dice ? Che l’Amministrazione si è prontamente attivata per trovare una soluzione! Che del sopralluogo non c’è nessun verbale perche era solo un “confronto tra le parti”. Dice poi che gli unici atti accessibili sono quelli “indicati e resi pubblici attraverso il sito istituzionale dell’Ente”. Cosa non dice? Il nominativo del Responsabile del Procedimento che a tutt’oggi non si sa chi sia. Eppure era stato richiesto anche dal Difensore Civico Regionale. Viva la trasparenza! Va bene, penso, io non ho paura perchè sono dalla parte della ragione e decido di andare avanti per il riconoscimento dei miei diritti. Tutta questa storia comincia a puzzare troppo ed allora non posso fare altro che fotocopiare l’ormai corposo fascicolo e trasmetterlo al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Potenza perchè, in quanto disabile, mi sento perseguitata da quella che io ritengo “illecita azione amministrativa del comune di Laurenzana”.
Le domande bisognevoli di risposta sono tante: perché non si rendono note le motivazioni per cui il libero parcheggio in Corso Garibaldi non può essere trasformato in “stallo di sosta ad personam per disabili” ? A chi dà fastidio? Da dove sono arrivati gli ordini supremi? Chi, dietro le quinte, tira le fila di questa brutta storia? Posso immaginare … Perché il sindaco Michele Ungaro, all’inizio della vicenda, non ha semplicemente emanato una semplice ordinanza per l’istituzione del parcheggio? Perché non è stato redatto verbale del sopralluogo effettuato in data 7 aprile 2017? Perché ancora oggi non si conosce il nominativo del Responsabile del procedimento ? Perché lo “stalliere” istituisce uno stallo per disabili indistintamente utilizzabile in Piazza Matteotti che in base al Piano di Protezione Civile (riportato dal Rossi nell’Ordinanza) risulta essere una “Area di attesa” in caso di calamità e, quindi, dovrebbe essere priva di parcheggi? Perché la determinazione di impegno di spesa per l’acquisto di segnaletica stalli di sosta per disabili è regolarmente firmata dal responsabile dell’Area Vigilanza (che giustamente dovrebbe gestire traffico e parcheggi) Carlo Rosario De Fina mentre l’Ordinanza di istituzione degli stalli di sosta viene firmata dal responsabile dell’Ufficio Tecnico Arch. Luigi Rossi che non è responsabile dell’area vigilanza? Troppe domande senza risposta! Manco si trattasse di un segreto di stato. Eppure parliamo di un semplice parcheggio! Comunque, per me la estenuante corrispondenza con il comune di Laurenzana finisce qui, non ho più voglia di confrontarmi con l’ignoranza (dal verbo “ignorare”) ma arriverò dovunque per far valere i miei diritti, dovessi arrivare anche davanti alla Corte Europea. Non mi resta altro da fare che rendere di pubblico dominio, ancora una volta, ciò che accade qui a Laurenzana e rivolgermi al mio avvocato con l’amaro in bocca per come sono stata trattata dall’Amministrazione comunale e, in quanto facente parte della categoria “disabili”, per lo “specialissimo” trattamento ricevuto dal sindaco di Laurenzana Michele Ungaro (…)
Carmela Fanelli