G7 Finanze a Matera, pronti a protestare: “nessuna zona rossa ci fermerà”
Le élite finanziarie del mondo ricco, riunitesi in questi giorni a Bari per il G7, hanno avuto bisogno di desertificare un’intera città, Matera, per fare un giro turistico. Come è possibile che persone così importanti ai vertici di paesi “liberi e democratici” abbiano bisogno di un simile dispositivo di sicurezza? Non dovrebbero essere i “tiranni” ad avere paura di passeggiare in strada, tra la gente? Mentre aumentano le disparità sociali, l’insicurezza e la povertà, le nostre classi dirigenti si barricano in un castello sempre più lontano dalla realtà, decidono politiche economiche fallimentari e suicide, portano avanti una diplomazia aggressiva contro chiunque non sia allineato ai loro interessi economici, fomentano guerre dappertutto. L’Europa, che doveva essere fondata sui diritti, sul lavoro e sulla pace, l’Europa del Manifesto di Ventotene, si è trasformata invece in una macelleria sociale, in un luogo dove regna l’odio politico e la sottomissione economica, una macchina da guerra finanziaria e militare puntata perennemente contro est. L’Europa, un tempo faro di civiltà, è diventata un mostro violento e sempre più odiato, dentro e fuori i suoi confini. Ma il popolo europeo, la gente normale che abita il “vecchio continente” non è come i suoi leader. Gli Europei amano la solidarietà, la stabilità del lavoro, la giustizia, l’amicizia tra i popoli. Il popolo europeo, oggi, non vuole partecipare all’assurda guerra finanziaria del “formato G7” contro la Russia, e non vuole partecipare al riarmo nucleare che si sta preparando, anche in Europa, senza alcun mandato ONU, ma con la partecipazione complice dei nostri governi. Chi semina guerra, animato solo da sete di potere, non è il benvenuto nella Capitale Europea della Cultura. E nessuna “zona rossa” può fermare la nostra protesta. Associazione culturale “Spina nel fianco”