Quelle voci sul concorso a primario di Chirurgia Generale

“Il vincitore del concorso per primario di Chirurgia Generale all’ospedale di Matera è stato già deciso: sarà Aniello Gennaro Nasti”.

Così scrive in una lettera anonima un sedicente “Medico Lucano”, recapitata per posta ieri 7 marzo alla nostra Redazione. La lettera sarebbe indirizzata alla Procure Generali di Potenza e Matera e all’Autorità Anticorruzione. Il nome del vincitore sarebbe noto già prima della conclusione delle procedure di selezione prevista per il 31 marzo. L’anonimo, che non ha il coraggio di mettere la propria faccia su ciò che afferma, deve essere una persona molto informata e magari interessata al concorso. In ogni caso non possiamo condividere la modalità con cui il “medico lucano” tenta di denunciare una presunta ingiustizia. La forma anonima sottrae alla denuncia quell’autorevolezza necessaria a garantire un minimo di fondatezza alle accuse. Quel minimo di fondatezza che consentirebbe ad un giornalista di verificare la fonte e i contenuti dell’informazione. Peccato. E’ grande il rischio che si tratti di vendette personali, di invidie, di cattiverie, in una regione imprigionata nelle relazioni cortissime tra potere politico e nominati nelle aziende pubbliche. Non possiamo tacere però che in questa regione vige un clima di paura, paura di parlare, di denunciare. Spesso si abbassa la testa dinanzi ad evidenti ingiustizie, prepotenze, abusi. Tuttavia la lettera è arrivata, l’abbiamo letta e abbiamo saputo di una presunta irregolarità. Dovremmo verificare la verità delle informazioni fornite dal “medico lucano”, ma sono informazioni che appaiono pretestuose e generiche. Sarebbe per noi un lavoro impossibile, ma la coscienza tira da una certa parte. E il dubbio, doveroso e legittimo, ha nutrito la nostra curiosità. Ed è per curiosità che abbiamo guardato nella documentazione di quel concorso. Sembra tutto regolare, ma per esserne certi fino in fondo occorrerà aspettare la conclusione delle procedure. Se a vincere sarà Gennaro Nasti da Lauria, non farebbe male la magistratura a dare un’occhiata ai curriculum dei concorrenti, ai criteri di attribuzione dei punteggi, ai requisiti di partecipazione, ai tempi dell’intera procedura, e magari anche a qualcos’altro. Tanto per sciogliere ogni dubbio circa le pretestuose accuse di un anonimo senza coraggio.