Fenice, dopo sentenza del Tar il Comune “avanti per tutelare la salute dei cittadini”

24 marzo 2017 | 10:31
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Fenice, dopo sentenza del Tar il Comune “avanti per tutelare la salute dei cittadini”

“Siamo amareggiati e preoccupati”. Questo il commento dell’assessore all’Ambiente Annalisa Di Giacomo e del Sindaco di Lavello Sabino Altobello, a seguito della sentenza del Tar Basilicata che ha accolto il ricorso presentato da Fenice. “Le sentenze non possono che essere rispettate, ma proprio questo esito richiede strategie politiche ed istituzionali più incisive ed efficaci per “marginalizzare” o rendere inutile la presenza di un inceneritore sul territorio della nostra Regione. La Comunità di Lavello si è distinta, negli ultimi 4 anni per la “coraggiosa” scelta di non conferire più nessun rifiuto all’impianto Fenice, attraverso un sistema di raccolta differenziata “porta a porta spinto” e con la sperimentazione di sistemi all’avanguardia come l’eco-chip, uno strumento che consente la tracciabilità dei rifiuti indifferenziati e di misurare i conferimenti di ogni singola utenza”. Occorre continuare il giudizio in altre sedi giudiziarie – concludono il sindaco e l’assessore- per affermare il principio precauzionale sul diritto alla salute nei confronti di un’attività industriale la cui invasività inquinante per il territorio è abbondantemente dimostrata dai risultati dei controlli che vengono effettuati ciclicamente”.