Europa a rischio. Habermas chiama, Varoufakis risponde?

17 marzo 2017 | 16:07
Share0
Europa a rischio.  Habermas chiama, Varoufakis risponde?

“Come è stato possibile giungere a una situazione nella quale il populismo di destra sottrae alla sinistra i suoi stessi temi?”. Se lo chiede il filosofo Jurgen Habermas, in un’intervista a MicroMega: “Solo una marginalizzazione tematica potrebbe togliere l’acqua al mulino del populismo di destra”. “Ci si deve chiedere perché i partiti di sinistra non vogliono porsi alla guida di una lotta decisa contro la disuguaglianza sociale, che faccia leva su forme di coordinamento internazionale capaci di addomesticare i mercati non regolati”, ha affermato Habermas, secondo il quale “l’unica alternativa ragionevole” allo status quo del “capitalismo finanziario selvaggio” e al nazionalismo “è una cooperazione sovranazionale capace di dare una forma politica socialmente accettabile alla globalizzazione economica. L’Unione europea una volta mirava a questo, l’Unione politica europea potrebbe ancora esserlo”. La risposta alle sollecitazioni di Habermas potrebbe arrivare da Yanis Varoufakis. L’ex ministro greco la sera del 25, al termine delle celebrazioni ufficiali dei 60 anni dei Trattati di Roma, lancerà, dal tatro Italia, il primo partito trans europeo come evoluzione del movimento Diem25 da lui fondato un anno fa. “Abbiamo 60mila iscritti in Europa di cui 8mila in Italia, e non ci rivolgiamo solo alle forze di sinistra”, spiega Lorenzo Marsili, di Diem25, a La Stampa. “Tra i sovranisti e chi difende lo status quo di questa Ue serve una terza via. Il nostro è un pensiero critico di chi non rinuncia all’Europa”.  Varoufakis insiste su un Europa che cambi marcia. Il suo gruppo lancerà dieci  proposte per un New deal europeo. Tra queste un piano di riconversione ecologica in grado di produrre milioni di posti di lavoro a livello continentale, un piano anti-povertà gestito dalla Bce e uno di edilizia pubblica. All’iniziativa di Diem25 parteciperanno, tra gli altri, il cofondatore di Podemos Juan Carlos Monedero, il vicepresidente del parlamento spagnolo Marcelo Exposito, la verde tedesca Ska Keller e esponenti della sinistra italiana.