Contrasto alla povertà è legge. Aiuti alle famiglie

9 marzo 2017 | 17:19
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Contrasto alla povertà è legge. Aiuti alle famiglie

Via libera dall’Aula del Senato al Ddl delega sul contrasto alla povertà che è stato approvato con 138 Sì, 71 No, 21 astenuti. Il provvedimento che ha già incassato l’ok della Camera diventa legge e verrà così introdotto il cosiddetto reddito di inclusione per quei nuclei familiari che avranno i requisiti previsti dalla legge. “Approvata la legge sulla #povertà. Un passo avanti per venire incontro alle famiglie in difficolta’. Impegno sociale priorità del Governo”. Lo scrive su twitter il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. L’approvazione del ddl sulla povertà rappresenta un «passo storico» verso l’introduzione di una misura universale che tenga conto della condizione di bisogno economico e non dell’appartenenza a singoli categorie (anziani, disoccupati, genitori soli, ecc. Così il ministro del Lavoro Giuliano Poletti saluta l’approvazione definitiva del provvedimento che introduce il reddito da inclusione, cosiddetto REI.

Cosa prevede la legge. L’articolo unico del disegno di legge per il contrasto alla povertà è collegato alla manovra finanziaria e delega il Governo ad adottare, entro sei mesi, più decreti legislativi: per introdurre una misura di contrasto della povertà assoluta, denominata “reddito di inclusione”; per riordinare le prestazioni di natura assistenziale; per rafforzare e coordinare gli interventi dei servizi sociali garantendo in tutto il territorio nazionale i livelli essenziali delle prestazioni.

I principi e criteri direttivi della delega stabiliscono che il “reddito di inclusione” deve essere una misura unica a livello nazionale, di carattere universale, subordinata alla prova dei mezzi e all’adesione a un progetto personalizzato di inclusione, articolata in un beneficio economico e in una componente di servizi alla persona. Per beneficiare della misura sarà previsto un requisito di durata minima di residenza nel territorio nazionale.